Uno degli obiettivi strategici della “Strategia di medio termine dell’UNESCO 2014-2020” riguarda il sostegno dello sviluppo sociale inclusivo e il rafforzamento del dialogo interculturale.
In questo ambito, il Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente-CIPMO, in partnership con il Centro Piemontese di Studi Africani-CSA e con la collaborazione di CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale, hanno lanciato nell’aprile 2016 il progetto pluriennale “MIGRAZIONE ACCOGLIENZA INCLUSIONE CO – SVILUPPO. Il ruolo delle diaspore Med-Africane”.
Il progetto prevede, tra le numerose attività, l’organizzazione di incontri tra i nuovi arrivati e i residenti di vecchia data per favorire l’inserimento attraverso la condivisione di esperienze e percorsi seguiti, ma anche la presentazione di success stories di immigrati che si sono stabiliti nel nostro paese e che oggi sono pienamente inseriti nel processo produttivo o nel settore dei servizi e costituiscono parte integrante della società.
Di particolare rilievo le proposte, presenti nel progetto, volte a collegare i sistemi educativi italiani e quelli dei paesi d’origine in modo da garantire una formazione idonea al migliore inserimento anche lavorativo nel nostro paese.
Il 2 febbraio 2017 verrà organizzato a Roma un convegno per fare un bilancio del primo anno di attività svolta in due comunità pilota, quella senegalese e quella marocchina, tra le più numerose nel nostro paese, e due città pilota, Torino e Milano. L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sull’evolversi della situazione della migrazione in Italia e in Europa nonché per valutare i possibili follow-up del progetto per il prossimo anno.
Immagine simbolo del progetto è la “Porta di Lampedusa-Porta d’Europa”, di Mimmo Paladino, dedicato ai migranti morti in mare nell’intento di arrivare nell’isola siciliana alla ricerca di una nuova e più dignitosa esistenza.