Le numerose proteste contro i centri di accoglienza straordinaria in capo alle Prefetture, il dibattito pubblico sempre più focalizzato sulla priorità che deve essere riconosciuta ai cittadini italiani (Italians first…), i nuovi orientamenti della Commissione Europea e le iniziative legislative italiane sono gli argomenti al centro dell’ultimo focus dell’Associazione Lunaria: Accoglienza. La propoganda e le proteste del rifiuto, le scelte istituzionali sbagliate.
A partire dal monitoraggio di 210 episodi di “rifiuto” a ospitare sul proprio territorio dei centri di accoglienza (avvenuti lungo il 2016) e dall’illustrazione dei contenuti dei Decreti Legge n. 13 del 17 febbraio 2017 e n. 14 del 20 febbraio 2017, l’associazione Lunaria denuncia che nel nostro Paese è in atto un processo che rischia “di disintegrare le relazioni sociali e gli equilibri, già molto precari, della nostra democrazia“.
“Aiutiamoli a casa loro”: tutte le forme del rifiuto
Il tema dell’accoglienza è quanto mai è al centro del dibattito pubblico. Ma in che modo? Secondo Lunaria le iniziative pubbliche e le manifestazioni contro le politiche di accoglienza passano dall’essere fenomeni isolati e scollegati nel 2015 a forme più strutturate con un’altissima visibilità all’interno di trasmissioni televisive nel 2016. Le argomentazioni dei vari gruppi e cittadini, protagonisti delle proteste, hanno un comune denominatore scegliendo “come bersaglio non i “finti” profughi, ma lo Stato” e ponendo sempre l’attenzione sulla paura e l’insicurezza.
La paura fa novanta
Ecd è proprio la retorica della paura e il ruolo assegnato agli stranieri di potenziali terroristi che ha reso possibile, da parte del Governo, la proposizione di norme altamente lesive del diritto di asilo e in generale del diritto degli stranieri. Lunaria titola il capitolo sul Decreto Minniti: La sicurezza integrata del Ministro dell’Interno. Sicurezza di chi? sottolineando che è necessario contestualizzare i due Decreti n. 13 e n. 14 nella storia recente delle scelte italiane in politica migratoria e notare come, negli ultimi anni, l’orientamento sia sempre lo stesso: sintetizzato nell’espressione “respingere, espellere, rimpatriare”.
Lunaria dopo una breve analisi delle disposizioni normative che suscitano le maggiori preoccupazioni conclude sostenendo che i due decreti “propongono una criminalizzazione dei cittadini stranieri e dei soggetti più deboli offrendoli come capri espiatori all’opinione pubblica con intento rassicurante“
Da qualsiasi parte lo si prenda il dossier di Lunaria parla chiaro: è necessario chiedere un’inversione di rotta delle scelte politiche e istituzionali.
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