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Gaza e Israele: l’ONU, “I civili non possono essere usati come merce di scambio!”

Lo ha ricordato disperatamente (e inutilmente) l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani  in questi giorni di nuove, indicibili violenze nel vicino Oriente. Il nuovo conflitto è già costato oltre 2.700 morti e ha già generato centinaia di migliaia di sfollati solo nella Striscia di Gaza. *** Aggiornamento 15 ottobre: l’UNRWA, “ormai almeno un milione di sfollati” ***

 

Foto OHCHR 2023.

 

«I civili non possono essere usati come merce di scambio». Lo ha ricordato disperatamente (e inutilmente) l’OHCHR, l’Ufficio dell’Alto commissariato ONU per i diritti umani in questi giorni di nuove, indicibili violenze nel vicino Oriente.

«Continuiamo a ricevere strazianti comunicazioni di impotenza da parte di abitanti di Gaza che si spostano di casa in casa, terrorizzati, alla ricerca di una sicurezza che continua a sfuggirgli – denuncia l’organo delle Nazioni Unite -. Mentre civili continuano a essere tenuti in ostaggio dai gruppi armati palestinesi, in palese violazione del diritto umanitario internazionale. Chiediamo, ancora una volta, che vengano trattati con umanità e che siano immediatamente liberati, senza condizioni. Esortiamo i gruppi armati palestinesi a fermare il lanci di proiettili intrinsecamente indiscriminati, che violano il diritto umanitario internazionale, così come gli attacchi diretti contro i civili».

Ma anche: «Esortiamo Israele a garantire il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in tutte le operazioni militari. Attacchi aerei e con l’artiglieria hanno già portato, a Gaza, alla distruzione di una gran parte di quartieri densamente popolati. Le dichiarazioni di autorità di alto livello fanno temere che si stia facendo passare alle forze della Difesa israeliana il messaggio che il diritto umanitario internazionale sia da considerarsi opzionale anziché tassativo. È di fondamentale importanza che i leader israeliani chiariscano in modo inequivocabile che le operazioni militari devono essere condotte nel pieno rispetto della normativa internazionale».

Già ieri l’OHCHR riferiva che fra Gaza e Israele il nuovo conflitto era costato 2.700 morti, civili compresi. Ma ora, dopo che le autorità israeliane hanno ordinato alla popolazione di Gaza residente a Nord del wadi Gaza di trasferirsi nella parte Sud della Striscia, l’«assedio totale» annunciato da Israele sta prendendo il volto di una vera e propria catastrofe umanitaria che ha già generato centinaia di migliaia di sfollati.

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