Nel mese scorso le Commissioni territoriali italiane hanno esaminato 2.900 domande, respingendone il 50%, una su due: rispetto ai mesi precedenti il dato dei dinieghi continua a crescere. Intanto, sono quasi 61.000 le domande d’asilo presentate nel nostro Paese da gennaio a novembre.
Dinieghi ancora in crescita fra le domande di protezione esaminate di mese in mese dalle Commissioni territoriali italiane: secondo dati del Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, nello scorso novembre su circa 2.900 domande prese in esame ne sono state respinte 1.447, il 50%.
A ottobre la percentuale di dinieghi era stata il 48%, a settembre il 44% e nel corso dei 12 mesi precedenti “appena” il 30% (una percentuale, quest’ultima, inferiore a quella relativa alle protezioni umanitarie concesse nello stesso periodo, pari al 34% delle domande esaminate).
In parallelo, sempre nello scorso novembre è diminuita la percentuale delle concessioni dello status di rifugiato (7% delle domande esaminate nel mese contro l’8% di ottobre) e della protezione sussidiaria (15% contro il 20%); sono cresciute di poco, invece, le protezioni umanitarie, dal 24% al 25%.
Più che raddoppiati i richiedenti dall’Irak
Nel solo novembre l’Italia ha registrato in tutto 7.653 richiedenti asilo, con una diminuzione del 15% rispetto a ottobre (legata all’andamento stagionale), quando i richiedenti erano stati 9.051. Fra i principali Paesi di provenienza nel mese sono però aumentati l’Irak (addirittura +127% di richiedenti), la Somalia e la Guinea Bissau.
In totale, dall’inizio del 2014 i richiedenti asilo sono ormai 60.744.
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