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Da luglio 2008 Torino è diventata sede di una delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. I richiedenti asilo inseriti nello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) ricevono supporto durante l’iter burocratico della domanda. Essendo però i posti SPRAR disponibili nettamente inferiori rispetto alle richieste, sono molti i richiedenti che non ottengono nessun sostegno. E’ nata quindi l’esigenza di un servizio che seguisse anche i richiedenti asilo non inseriti nello SPRAR a districarsi attraverso questo percorso.
Il Punto di Domande vuole essere la risposta a questa esigenza per il territorio di competenza della Commissione Territoriale di Torino. Lavorando in rete con gli enti pubblici (Ufficio Stranieri del Comune, Questura e Prefettura) e privati (altre associazioni e cooperative) si cerca di contattare i richiedenti asilo nei primissimi step del loro percorso. Il servizio offerto è personalizzato in base all’utente e al punto in cui si trova lungo il percorso di richiesta d’asilo.
A chi intende presentare domanda d’asilo vengono spiegate le varie fasi della procedura, il funzionamento della domanda d’asilo in Italia, cosa succede in Questura, come avviene l’audizione in Commissione Territoriale, quali sono i possibili esiti e a cosa danno diritto. Quando se ne avverte l’esigenza, il richiedente viene accompagnato dalle operatrici nei vari uffici.
Dopo la verbalizzazione in Questura e il conseguimento dell’appuntamento per l’audizione in Commissione, il lavoro si concentra prevalentemente sulla ricostruzione della storia personale del richiedente. Vengono fissati più appuntamenti, durante i quali l’utente racconta la sua storia che viene redatta in forma scritta dalle operatrici facendo emergere gli elementi che potrebbero essere rilevanti ai fini della richiesta. Parallelamente vengono condotte delle ricerche sui Paesi e le aree d’origine dei richiedenti. Ciò permette di collegare i fatti narrati dal richiedente con la situazione e gli eventi della sua zona d’origine. Quando possibile, si procede a raccogliere o produrre eventuali prove (ad esempio, documenti, tessere di partito, o certificati medici in casi di torture o mutilazioni genitali).
Questo lavoro porta alla consegna al richiedente di un dossier individuale contenente la storia personale, le ricerche sulla zona di provenienza ed eventuali prove da portare con sé al momento dell’audizione. Il momento del colloquio risulta così facilitato sia per l’audito che per i membri della Commissione.
Dopo l’appuntamento in Commissione viene mantenuto un contatto con il richiedente fino alla notifica dell’esito della domanda.
In caso di diniego, si danno informazioni in merito alla possibilità di fare ricorso e di accedere al gratuito patrocinio nel caso in cui non si abbiano i mezzi per procurarsi un avvocato privatamente. Se il caso lo richiede, il servizio lavora in contatto con gli avvocati per affiancarli nella ricostruzione della storia personale e delle prove.
Essendo Il Punto di Domande parte dell’Ufficio Pastorale Migranti e lavorando in rete con altri enti, è anche in grado di indirizzare, in caso di necessità, gli utenti verso servizi di altro tipo (dormitori, mense, corsi di italiano e di formazione, ambulatori, ecc…).
IL PUNTO DI DOMANDE – Ufficio Pastorale Migranti
Via Porporati 3
Tel/Fax: 011 4368038 Cell: 388 9853785
E-mail: puntodidomande@upmtorino.it
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