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La Tavola rotonda di Asai su Università e rifugiati

Asai – l’Associazione per gli studi africani in Italia – ha organizzato in autunno una serie di tavole rotonde tematiche. Il 2 ottobre si è tenuto l’incontro avente come titolo: Le università italiane e l’accoglienza ai rifugiati: esperienze a confronto.

Le università italiane si sono aperte ai rifugiati ormai da anni, le esperienze di inclusione e partecipazione si stanno diffondendo sempre più. Sono nati progammi specifici in cui viene garantita la gratuità di accesso agli studi universitari e borse di studio. Ma a fronte di questa situazione generale le domande sono molte e la tavola rotonda organizzata da Asai è stata il luogo (virtuale) in cui proporle a studiosi e ricercatori coinvolti in questi progetti:  “esistono mappature di questi programmi e come si può diffonderne la conoscenza? Quali bilanci si possono trarre da queste esperienze? Come possono le associazioni di studiosi d’area e i gruppi di ricerca rafforzarle?”

Ciò che è emerso è che rimane problematico il riconoscimento dei titoli di studio (anche se non dovrebbe essere obbligatorio per i titolari di asilo politico) ma si prospetta per il futuro l’appoggio di CIMEA e CNVQR – il Coordinamento Nazionale sulla Valutazione delle Qualifiche dei Rifugiati – che dovrebbe risolvere molte situazioni o aiutare a dipanarle.

Inoltre risulta chiaro che gli studenti rifugiati necessitano di un sostegno nel percorso universitario, perché si trovano di fronte a nuove sfide: come “il doversi abituare ad un sistema universitario e di formazione ben diverso rispetto a quello conosciuto [oppure] la necessità di colmare lacune specifiche, di tipo linguistico o legate a determinate materie e discipline; [o ancora] la necessità di riprendere l’abitudine a studio sistematico, dopo periodi di interruzione e frammentazione dei percorsi biografici, familiari etc e in una persistente situazione, in molti casi, di precarietà”.

Gli obiettivi primari, sentiti come urgenti dai relatori, sono stati quello di costruire inclusività all’interno dell’università, “con forme di interazione con docenti e studenti e l’individuazione di figure di riferimento responsabili per specifici aspetti del percorso” e  quello di produrre una rete sociale di supporto attorno ai percorsi di studio al fine di generare un senso di serenità e tranquillità negli studenti rifugiati.

Per chi volesse approfondire Asai pubblicherà nel suo sito (sezione tavoli di coordinamento) verbale sintetico e registrazione dell’evento del 9 ottobre 2020.

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

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