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Libia, fino a quando? Dal Tavolo Asilo e Immigrazione una lettera al presidente Draghi *** Aggiornamento: on line il testo ***

Mentre il Parlamento si prepara a discutere e a votare la delibera sulle missioni militari all’estero, le associazioni e gli organismi del Tavolo Nazionale Asilo e Immigrazione presenteranno domani una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio Draghi, perché l’Italia fermi il disastro di morte e di violazioni dei diritti umani che ogni giorno va in scena nel Mediterraneo centrale. Il Tavolo chiederà fra l’altro di interrompere il finanziamento alla Guardia costiera “libica”. L’iniziativa questa volta avrà il sostegno di vari parlamentari. *** Aggiornamento 7 luglio: il testo della lettera. ***

30 giugno 2021: un’immagine della terribile sequenza con cui l’aereo di ricognizione di Sea Watch ha sorpreso una motovedetta della Guardia costiera “libica” braccare una barca di migranti fin quasi a speronarla, sparando verso di essa anche colpi di arma da fuoco (foto Sea Watch).

 

Mentre il Parlamento si prepara a discutere e votare la delibera sulle missioni militari all’estero, tra cui anche il rinnovo di quella in Libia, «nel Mediterraneo si continua a morire. Le stragi di migranti che cercano di raggiungere le coste europee sono ormai quasi quotidiane, col rischio che si consumino nell’indifferenza generale. Dal 2017, anno della firma da parte del nostro Governo del Memorandum con la Libia, al dramma delle morti in mare si accompagna l’intervento della cosiddetta Guardia costiera libica, che, spesso con metodi brutali, costringe i barconi intercettati a far ritorno in Libia, rinchiudendo i migranti nei centri di detenzione governativi o in quelli gestiti dalle milizie, dove vengono sottoposti a terribili violenze. Eppure la politica dei respingimenti continua, nonostante che lo stesso Alto Commissario delle Nazioni Unite Filippo Grandi sia intervenuto più volte per affermare che la Libia non può essere considerata Paese sicuro, visto che i diritti, compreso quello d’asilo, non vengono rispettati e chiedendo dunque di far cessare i respingimenti in quel Paese». 

Il Tavolo Nazionale Asilo e Immigrazione ha deciso di inviare una lettera aperta  al presidente del Consiglio Mario Draghi, perché fermi questa situazione e interrompa il finanziamento alla Guardia costiera “libica”. Il contenuto della lettera e i motivi che hanno indotto il Tavolo a prendere questa iniziativa verranno presentati domani in una conferenza stampa che si terrà alle 15.00 in Senato. Parteciperanno anche alcuni parlamentari che sostengono l’iniziativa.

In sostanza, il Tavolo Nazionale chiederà al Governo «un radicale cambio di rotta, mettendo in campo provvedimenti finalizzati al salvataggio delle persone ed evacuando le persone rinchiuse in tutti i centri di detenzione in Libia, per inviarle verso Paesi dove i loro diritti siano rispettati».

*** Aggiornamento 7 luglio: qui il testo della lettera al premier Draghi***

 

Fanno parte del Tavolo Asilo e Immigrazione: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, CGIL, CIES, Comunità Papa Giovanni XXIII, CNCA, Comunità di S. Egidio, CoNNGI, Emergency, Europasilo, FCEI, Fondazione Migrantes, Intersos, Legambiente, Medici del Mondo Italia, MEDU, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, MSF, Oxfam, Refugees Welcome Italia, Save The Children, Senza Confine e SIMM.

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