Viene presentata oggi nelle regioni italiane la 22a edizione del Dossier statistico immigrazione Caritas-Migrantes. Se dal 1950 sono state presentate in Italia oltre 514.000 domande d’asilo, il nostro Paese continua ad avere un sistema di accoglienza fragile. Ma è giunto il momento di «prendere in considerazione l’immagine che dell’Italia si può generare all’estero e porvi rimedio».
Oggi, «al di là delle considerazioni che si possono fare sul coordinamento tra il piano italiano e quello europeo, è doveroso prendere in considerazione l’immagine che dell’Italia si può generare all’estero e porvi rimedio. In effetti, nel 2011 ben 7.431 persone (un numero peraltro sottostimato) sono rimaste in lista d’attesa per accedere allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e poter fruire così di un percorso di seconda accoglienza». Con dati e analisi, si occupa anche di asilo e di diritto d’asilo il Dossier statistico immigrazione 2012 di Caritas-Migrantes, che viene presentato oggi in contemporanea nelle regioni italiane.
Dal 1950 al 1989 sono state 188.000 le domande d’asilo presentate in Italia e dal 1990 se ne sono aggiunte circa 326.000, per un totale di oltre mezzo milione dal secondo dopoguerra ai nostri giorni. Ma il nostro Paese continua ad avere un sistema di accoglienza fragile e che è finito “sotto osservazione” da parte di alcune istituzioni europee e in vari Paesi membri dell’Ue.
Sintetizza il Dossier Caritas-Migrantes: «L’Italia da una parte ha auspicato una maggiore vicinanza delle istituzioni comunitarie e, dall’altra, ha dovuto prendere atto ancora una volta della necessità di presidisporre per l’accoglienza un sistema unificato e stabile, basato sul coordinamento fra tutte le strutture coinvolte, anche per riuscire a garantire una maggiore attenzione alle categorie più vulnerabili, a partire dai minori».
Collegamenti
Dossier immigrazione 2012: la presentazione di Roma
Dossier immigrazione 2012: la presentazione di Torino
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