La mostra, intitolata «Mediterraneo: nessuno potrà dire “Non sapevo”», presenta un cospicuo numero di vignette di Mauro Biani sul tema della migrazione e delle morti nel mar Mediterraneo.
La mostra, itinerante da qualche mese (ora a Roma) “ci interroga sul bisogno straziante di un’umanità che sembra essersi persa”, è stata realizzata dai Comitati provinciali Anpi di Novara, Brescia e Rovigo e dalle Sezioni Anpi di Colleferro (RM), Genazzano (RM), Verzuolo e Valle Varaita (CN), insieme all’Associazione culturale “Stella Alpina” e in collaborazione con People, la casa editrice che ha pubblicato l’ultimo libro di Biani, La banalità del ma, da cui sono tratte parte delle vignette.
Questa mostra è per dirla con le parole di alcuni libri Biani, un racconto “a colori per restare umani”, una strategia contro il cinismo e la superficialità con cui l’opinione pubblica e la propaganda politica, e non solo, in questi anni ha trattato il tema delle migrazioni e delle tragedie del Mediterraneo.
Mauro Biani, che da anni traduce nelle sue vignette i sentimenti e lo sconforto che dividono la società italiana, continua a fare appello alla non indifferenza. Sia con il suo libro “La banalità del ma” che con questo allestimento itinerante parla della migrazione come parte della storia dell’ umanità, che è un “bisogno” ancestrale, perché se il destino decide in quale parte del mondo nasci, nessuno può proibirti di scegliere dove vivere.
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