La sentenza del Tribunale di Locri che ieri ha condannato Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e artefice di un “modello” di accoglienza locale e diffusa ammirato nel mondo, lascia sconcertati per la sua durezza. Oggi pomeriggio a Roma, Milano, Napoli, Riace e in almeno altre nove città sono stati organizzati momenti di protesta. Altri si terranno domani e dopodomani. Le associazioni e la società civile milanese: «È incivile un Paese che non riesce a distinguere tra un malfattore e un amministratore che tenta di restare umano cimentandosi nell’accoglienza e interpretando a vantaggio dei richiedenti asilo i limiti di leggi ingiuste».
È “solo” il primo grado, certo. Naturalmente mancano ancora le motivazioni. Quasi sicuramente ci sarà un ricorso un appello. Ma la sentenza del Tribunale di Locri che ieri ha condannato Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e artefice di un “modello” di accoglienza locale e diffusa ammirato nel mondo, lascia sconcertati per la sua durezza: una condanna a 13 anni e due mesi di carcere, quasi il doppio di quanto chiesto dall’accusa.
«Per intendersi, un anno in più rispetto a quanto dato a Luca Traini – ha commentato la campagna IoAccolgo -, che in un raid di matrice razzista sparò a sei persone a caso, solo perché di pelle nera. “Nemmeno ad un mafioso…”. No, Mimmo Lucano non è questo».
Oggi pomeriggio a Roma, Milano, Napoli, Riace e in almeno altre nove città sono stati organizzati altrettanti momenti di protesta. Altri si terranno domani e dopodomani. Tutti sono segnalati su questo link di Comune-info in continuo aggiornamento.
Affermano gli organizzatori del sit-in di Milano (ACLI, ARCI, CGIL, Libera Milano, Casa Comune Festival diritti umani e Forum Terzo Settore): «È incivile un Paese che non riesce a distinguere tra un malfattore e un amministratore che tenta di restare umano cimentandosi nell’accoglienza e interpretando a vantaggio dei richiedenti asilo i limiti di leggi ingiuste. Un’umanità che rischia di essere demolita da questa sentenza. Vogliamo ribadire la nostra solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano, un uomo giusto che ha sempre agito per il bene degli altri. Siamo impegnati, insieme a tutte le realtà che considerano la solidarietà e i diritti un elemento centrale e imprescindibile per ogni democrazia, a mobilitarci nelle piazze per rendere visibile la voce di quella parte d’Italia che non si arrende alla criminalizzazione della solidarietà, dell’accoglienza e dell’umanità».
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