Secondo dati Unhcr appena pubblicati, nei primi sei mesi del 2011 sono state presentate nei 44 Paesi più industrializzati del mondo 198.300 domande di asilo, il 17% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nei primi sei mesi del 2011 le domande di asilo presentate nei Paesi industrializzati sono cresciute del 17%. Secondo il rapporto dell’Unhcr Asylum Levels and Trends in Industrialized Countries, first half 2011 appena pubblicato a Ginevra, dal 1° gennaio al 30 giugno 2011 sono state presentate 198.300 domande di asilo, rispetto alle 169.300 relative allo stesso periodo dell’anno precedente. L’agenzia Onu per i rifugiati prevede che se la tendenza attuale sarà confermata anche nel secondo semestre dell’anno, il totale delle richieste di protezione nei 44 Paesi più ricchi del mondo arriverà a 420.000, “la cifra più elevata negli ultimi otto anni”.
“Le crisi che hanno comportato esodi maggiori nel 2011 riguardano l’Africa occidentale, il Nord Africa e il Corno d’Africa – precisa l’Unhcr -. Il rapporto evidenzia infatti un incremento nelle domande di asilo provenienti da cittadini di Tunisia, Costa d’Avorio e Libia (rispettivamente 4.600, 3.300 e 2.000), ma complessivamente l’impatto di questi eventi sulle domande di asilo è stato limitato. Considerati in blocco i 44 Paesi interessati dalla raccolta dati, i principali Paesi di origine dei richiedenti asilo rimangono stabili rispetto agli anni precedenti: Afghanistan (15.300 domande), Cina (11.700), Serbia e Kossovo (10.300), Iraq (10.100) e Iran (7.600)”.
L’Italia, con 10.860 richieste, non è fra i Paesi meta di più richiedenti asilo: il primo sono gli Usa, seguiti da Francia, Germania, Svezia, Regno Unito, Belgio e Canada, che precede il nostro Paese, collocato dunque in ottava posizione.
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