«Che cosa significa bando aperto? Significa privo di scadenza. E che io ed il mio Ufficio stiamo continuando a ricevere le domande di candidatura degli aspiranti tutori volontari…», dice con soddisfazione a Vie di fuga Rita Turino, Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Piemonte.
«Sino a oggi ho potuto incontrare e conoscere personalmente oltre 150 candidati – continua Turino – ed è fra loro che ho individuato il primo gruppo di 100 persone che il 4 novembre hanno iniziato il primo percorso formativo al Campus Einaudi, che attua le Linee guida dell’Autorità Garante Nazionale».
Il percorso formativo si articola in sei lezioni di quattro ore ciascuna che, per agevolare la maggior parte dei partecipanti, si svolgono il sabato mattina, dalle 9 alle 13. «Tengo a sottolineare – aggiunge Turino – che collaborano alla formazione non solo docenti universitari, presenti in aula a titolo gratuito, ma anche associazioni e persone che hanno grande esperienza e competenza in materia di immigrazione e migranti».
Al termine della formazione, a dicembre, i partecipanti sosterranno un test «all’esito del quale, se è rinnovato il consenso a diventare tutori volontari, verranno iscritti nel costituendo Elenco dei tutori volontari che il mio Ufficio costruisce per il Tribunale dei minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta».
«Vorrei anche ricordare il contributo ricevuto dalla Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni CRT e CRC, interessate in particolar modo anche a supportare e monitorare i tutori nella fase successiva alla formazione, ossia, in quella di “post deferimento”. È grazie al sostegno economico ricevuto che siamo già in grado di organizzare un secondo corso di formazione, che potrebbe partire tra fine gennaio e primi di marzo 2018, e molto probabilmente un terzo».
Le candidature a oggi pervenute alla Garante piemontese sono oltre 520. «Continuo a incontrare coloro che hanno fatto domanda nei mesi scorsi: io e il mio ufficio siamo stati letteralmente (e felicemente) investiti da un numero tanto alto di adesioni che non siamo in grado di calendarizzare in tempi brevi il colloquio di chi ha fatto, o farà domanda, e tuttavia ci siamo resi conto di poter contare sulla grande disponibilità e collaborazione di (quasi) tutti gli aspiranti tutori, e questo ci incoraggia a proseguire».
Il bando aperto del Piemonte è valido anche per la Valle d’Aosta.
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