Si presenta oggi a Roma il XXVIII Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, che legge il tema della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di domenica prossima (“Non si tratta solo di migranti”) dai punti di vista più diversi, ma mettendo al centro più che nelle edizioni precedenti i rapporti fra immigrazione e società italiana.
C‘è più spazio all’Italia e alla società italiana nel nuovo Rapporto immigrazione 2018-2019 che viene presentato questa mattina a Roma. È la scelta dei promotori, la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes, ormai alla vigilia della 105a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, per la quale papa Francesco ha scelto il tema “Non si tratta solo di migranti”.
In questa edizione del Rapporto le tendenze più aggiornate in tema di mobilità umana a livello mondiale e europeo fanno da introduzione al contesto della Penisola, nei vari ambiti di vita che vedono i cittadini stranieri accanto a quelli italiani: il lavoro, la famiglia, la scuola, la salute, la devianza, l’appartenenza religiosa.
Noi e loro
Il tema della Giornata mondiale viene “letto” così dai punti di vista più diversi: dalle esperienze di un piccolo territorio, l’Irpinia (in una riflessione pacata e costruttiva su una “periferia” che unisce cittadini italiani e stranieri, caso emblematico per le nostre coscienze e per l’intera società), ai progetti che uniscono genitori italiani e stranieri, accomunati dalle medesime sfide educative. Dal Reddito di cittadinanza con le sue possibili derive discriminatorie all’insidioso rapporto fra cittadini stranieri e salute mentale, con il rischio di una doppia esclusione, ancora più grave di quella che affligge i malati italiani. Dall’organizzazione mafiosa nigeriana dell’Ascia Nera, ormai radicata nel nostro territorio, alla presenza di sacerdoti, religiosi e religiose stranieri in Italia, sovente mal compresa nel suo significato e nel suo valore missionario, fino al rapporto critico – e a tratti violento – che una parte degli utenti italiani di Twitter intrattiene con papa Bergoglio, in una mescolanza di biasimo sociale, politico e religioso soprattutto in tema di migranti che costituisce un “caso” unico a livello mondiale…
Allarme hate speechIl tema dell’immigrazione è oggi uno degli ambiti in cui più si misurano i problemi della disinformazione, delle fake news e dei discorsi d’odio (hate speech). Basti pensare che, secondo una rilevazione di Amnesty International, durante la campagna elettorale delle elezioni politiche 2018 si sono registrati 787 commenti e dichiarazioni di incitamento all’odio, il 91% delle quali ha avuto come oggetto i migranti. Fra i più colpiti dall’odio online anche singoli individui o gruppi impegnati in attività solidaristica o di tipo umanitario, i musulmani, gli ebrei, le donne e i rom. Una situazione che si ripropone anche su Twitter, dove il 32% dei tweet negativi prende di mira i migranti: vale a dire che un hater su tre si scatena contro “lo straniero” (fonte: Rapporto Immigrazione 2018-2019). |
Quei decreti. E quella comunicazione “imprudente…”
«Come lo scorso anno – si legge nell’Introduzione al Rapporto – anche in quest’edizione si affronta analiticamente l’utilizzo dei social media, il legame fra la comunicazione non accorta e il pregiudizio che si genera, fino a farlo diventare ostilità aperta. Peraltro i due “Decreti sicurezza” varati dal precedente Governo, tradotti in legge a fine 2018 e inizio 2019, hanno introdotto una serie di modifiche restrittive alla legislazione in materia di immigrazione, suggerendo indebite semplificazioni, aggravando la precarizzazione dei diritti delle persone e offrendo la sponda ad atteggiamenti di intolleranza rispetto alla presenza dei cittadini stranieri in Italia».
«A fronte dei recenti cambiamenti nella compagine governativa – conclude l’Introduzione – l’auspicio rimane quello dell’adozione di politiche
realmente inclusive per l’integrazione, per colmare quei vuoti che rendono davvero i migranti ancora, dopo decenni, una presenza “ombra”, quasi figure di carta bidimensionali, delle quali si fatica a cogliere la persona oltre il numero o il problema».
I numeri & i volti
Fonte: Rapporto Immigrazione 2018-2019 |
Allegati
Rapporto immigrazione 2018-2019 Caritas-Migrantes, la sintesi (file .pdf)
La Prefazione del card. Bassetti (file .pdf)
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