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Rifugiati e migranti: 100 mila le persone in accoglienza, 170-180 mila gli arrivi totali previsti per il 2015

Il prefetto Morcone, intervistato da “Redattore sociale”, parla anche del cronico problema dei ritardi nell’esame delle richieste d’asilo: “Con 42 commissioni territoriali, contiamo a fine anno di essere sostanzialmente in pareggio o comunque di rispettare i tempi delle norme che impongono una decisione entro 30 giorni”. E i discussi hotspot per l’identificazione? “Siamo già pronti con cinque siti. Ma si partirà quando verrà attivata la relocation dei rifugiati”.

Profughi di origine Subsahariana a bordo di un barcone, Mar Mediterraneo Meridionale, 11 Settembre 2014. Nel corso dell'operazione 'Mare Nosrum' la Fregata Euro ha individuato e prestato soccorso a due barconi con 956 persone. ANSA/GIUSEPPE LAMI

M_Morcone_RS114 mila migranti e rifugiati arrivati sulle coste italiane dal 1° gennaio. Una previsione, da parte del prefetto Mario Morcone (nella foto), capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale, di 170-180 mila arrivi totali per questo 2015, «in linea con lo scorso anno e con la pianificazione che come ministero avevamo già fatto». “Solo” 100 mila, invece, le persone in accoglienza («i  siriani puntano verso il Nord Europa, questo è un fenomeno noto. Moltissimi eritrei li troviamo a Ventimiglia e a Calais, che cercano di passare i confini. L’Italia è un Paese di transito, non è più un segreto»).

Esame richieste d’asilo, “tempi rispettati entro fine anno”

I dati emergono da un’intervista dell’agenzia Redattore sociale al prefetto Morcone, che ha risposto anche a una domanda sull’annoso problema dei ritardi nell’esame delle richieste d’asilo: «Questo è un problema vero, ma spesso viene individuato come la soluzione di tutti i mali e non credo sia così. In ogni caso abbiamo aumentato le commissioni territoriali a 42, il ministro ha fatto una direttiva molto dura per l’accelerazione delle procedure». Poi, un’affermazione impegnativa: «Contiamo a fine anno di essere sostanzialmente in pareggio o comunque di rispettare i tempi delle norme che impongono una decisione entro 30 giorni».

Hotspot pronti, “ma il via libera solo con la relocation

Sono cinque, invece, i siti già individuati per i (discussi) hotspot  “chiesti dall’Europa” per l’identificazione dei rifugiati e dei migranti che sbarcano: Augusta, Lampedusa, Pozzallo, Taranto e Trapani. «Noi siamo già pronti – precisa Morcone -. Ma l’agenda Juncker è un pacchetto di misure che vanno applicate insieme. Il ministro Alfano ha parlato chiaramente di solidarietà e responsabilità che debbono andare di pari passo, non è possibile pensare alle responsabilità senza la solidarietà. Questo significa che gli hotspot partiranno quando verrà attivata la relocation dei rifugiati».

Leggi anche su Vie di fuga

Migranti in accoglienza, 57 mila quelli nelle strutture temporanee (agosto 2015)

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Migranti, “in Italia nessuna emergenza, più controlli sui gestori dei centri” (Redattore sociale, settembre 2015)

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