Il prefetto Morcone, intervistato da “Redattore sociale”, parla anche del cronico problema dei ritardi nell’esame delle richieste d’asilo: “Con 42 commissioni territoriali, contiamo a fine anno di essere sostanzialmente in pareggio o comunque di rispettare i tempi delle norme che impongono una decisione entro 30 giorni”. E i discussi hotspot per l’identificazione? “Siamo già pronti con cinque siti. Ma si partirà quando verrà attivata la relocation dei rifugiati”.
114 mila migranti e rifugiati arrivati sulle coste italiane dal 1° gennaio. Una previsione, da parte del prefetto Mario Morcone (nella foto), capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale, di 170-180 mila arrivi totali per questo 2015, «in linea con lo scorso anno e con la pianificazione che come ministero avevamo già fatto». “Solo” 100 mila, invece, le persone in accoglienza («i siriani puntano verso il Nord Europa, questo è un fenomeno noto. Moltissimi eritrei li troviamo a Ventimiglia e a Calais, che cercano di passare i confini. L’Italia è un Paese di transito, non è più un segreto»).
Esame richieste d’asilo, “tempi rispettati entro fine anno”
I dati emergono da un’intervista dell’agenzia Redattore sociale al prefetto Morcone, che ha risposto anche a una domanda sull’annoso problema dei ritardi nell’esame delle richieste d’asilo: «Questo è un problema vero, ma spesso viene individuato come la soluzione di tutti i mali e non credo sia così. In ogni caso abbiamo aumentato le commissioni territoriali a 42, il ministro ha fatto una direttiva molto dura per l’accelerazione delle procedure». Poi, un’affermazione impegnativa: «Contiamo a fine anno di essere sostanzialmente in pareggio o comunque di rispettare i tempi delle norme che impongono una decisione entro 30 giorni».
Hotspot pronti, “ma il via libera solo con la relocation”
Sono cinque, invece, i siti già individuati per i (discussi) hotspot “chiesti dall’Europa” per l’identificazione dei rifugiati e dei migranti che sbarcano: Augusta, Lampedusa, Pozzallo, Taranto e Trapani. «Noi siamo già pronti – precisa Morcone -. Ma l’agenda Juncker è un pacchetto di misure che vanno applicate insieme. Il ministro Alfano ha parlato chiaramente di solidarietà e responsabilità che debbono andare di pari passo, non è possibile pensare alle responsabilità senza la solidarietà. Questo significa che gli hotspot partiranno quando verrà attivata la relocation dei rifugiati».
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