L’UE rafforza le sanzioni contro il regime bielorusso prendendo di mira le persone più vicine al suo leader autoritario. Così ha spiegato il massimo diplomatico dell’Unione, Josep Borrell, capo del Servizio europeo per l’azione esterna. Intanto al confine le persone muoiono e i diritti umani sono dimenticati.
A seguito degli sconvolgimenti politici in Bielorussia e delle misure restrittive adottate dall’UE, nel giugno 2021 la Bielorussia ha iniziato a organizzare voli e trasferimenti interni per agevolare il transito di migranti verso l’UE, prima verso la Lituania e poi verso la Lettonia e la Polonia. La maggior parte dei migranti è composta da cittadini iracheni, afghani e siriani.
I numeri parlano chiari: gli arrivi irregolari in Lituania nel 2021 sono oltre cinquanta volte superiori a quelli del 2020. Anche la Polonia e la Lettonia hanno registrato un forte aumento degli attraversamenti irregolari delle frontiere provenienti dalla Bielorussia. Ad oggi l’attenzione internazionale è concentrata sulla frontiera tra Bielorussia e Polonia dove la pressione alla frontiera rimane elevata.
Il Consiglio dell’UE il 9 novembre 2021 ha adottato una sospensione parziale dell’accordo UE-Bielorussia relativo alla facilitazione del rilascio dei visti per i funzionari collegati al regime bielorusso e, nel preciso intento di contrastare l’attacco ibrido in corso, ha paventato di adottare ulteriori misure restrittive nei confornti di persone ed entità giuridiche.
Mentre l’UE si muove nei salotti, nei vertici e rilascia dichiarazioni sulle sanzioni alla Bielorussia la situazione alla frontiera polacca è allucinante. Diritti civili e diritti umani sono quotidianamente calpestati e nessuna istituzione interviene, tanto meno l’Unione europea nonostante le dichiarazioni di sanzioni e di sdegno. L’unico sostegno ai migranti arriva (come sempre) da Ong e società civile: si tratta dei polacchi che si oppongono alle scelte del governo a creare una “Resistenza” a queste politiche crudeli. Le storie sono molte e si tratta di scelte coraggiose a fronte di rischi personali altissimi.
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