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Buona vita al Centro Astalli. 40 anni di attività al fianco dei rifugiati

1981-2021. Il Centro Astalli di Roma compie 40 anni in questo novembre all’insegna dell’ennesima crisi che riguarda richiedenti asilo e rifugiati. 40 anni che si cominciano a contare dal 14 novembre, la data di compleanno di Padre Pedro Arrupe, fondatore del Servizio dei Gesuiti per Rifugiati. Una data simbolica che rappresenta un riferimento ideale e al contempo concreto, come era concreto l’amore di Arrupe per i rifugiati.

Il Presidente della Repubblica ha incontrato una delegazione del Centro Astalli in occasione del 40° anniversario di attività. Un compleanno importante e un incontro di grande spessore fra Mattarella, tre rifugiati, che hanno potuto raccontare la loro storia, e Camillo Ripamonti che ha voluto condividere con il Presidente la preoccupazione per i migranti alle frontiere d’Europa: “Al confine polacco si sta consumando l’ennesima tragedia in cui le vittime sono uomini e donne vulnerabili e in cerca di salvezza”.

Impegno e perseveranza sono alcune fra le doti da riconoscere al Centro Astalli, il centro italiano che accompagna da 4 decenni centinaia di persone verso una nuova vita, lontana dalle guerre e dalle persecuzioni. Per  i suoi 40 anni di attività il Centro Astalli ha presentato anche una mostra fotografica dal titolo “Volti al futuro”: venti ritratti di rifugiati accolti e accompagnati a Roma, realizzati da Francesco Malavolta, fotografo di rotte e migranti in ogni angolo della terra. Per l’occasione anche Papa Francesco ha mandato un saluto introduttivo: “Pensando a voi rifugiati – ha scritto – mi viene in mente il popolo di Israele che per 40 anni cammina nel deserto, prima di entrare nella Terra Promessa”.

“Volti al futuro” la mostra fotografica per festeggiare i 40 anni del Centro Astalli

Per i suoi 40 anni di attività il Centro Astalli, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, inaugura la mostra «Volti al futuro», venti ritratti di rifugiati accolti al Centro Astalli, realizzati da Francesco Malavolta nelle strade di Roma.

La mostra, che fino al 28 novembre sarà esposta nella Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, è stata inaugurata con un evento cui sono intervenuti Cardinal Michael Czerny, Sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati della Santa Sede, Cardinal Angelo de Donatis, Vicario di Papa Francesco per la diocesi di Roma, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Papa Francesco ha scritto il saluto introduttivo della mostra fotografica del Centro Astalli.

Davanti a una Storia che sembra tornare indietro, di fronte a tanto dolore, a tante ferite, alla consapevolezza che la pandemia ha creato rispetto a questo mondo malato, non possiamo rimanere indifferenti. Questo tempo è tempo di discernimento, questa ferita può portare a una conversione, al cambiamento del nostro stile di vita, ma occorre non rimanere sordi, occorre lasciarsi interrogare dallo Spirito.” ha detto S.E.Card.Michael Czerny.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 17 novembre fino al 28 novembre e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18 presso la chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, in Via del Quirinale 29, Roma.

Il Centro Astalli lancia anche una campagna di raccolta fondi  che prende il titolo dalla mostra “Volti al futuro con i rifugiati per un nuovo noi”. Con questo progetto aderisce all’iniziativa del Giving Tuesday, la giornata mondiale dedicata al dono. È possibile sostenere le attività in favore dei rifugiati in due modi:

– vota e fai votare il progetto “Volti al futuro con i rifugiati per un nuovo noi“ sulla piattaforma Giving Tuesday, il progetto che raggiungerà il maggior numero di voti infatti potrà vincere il contest del Giving Tuesday: in palio un premio per finanziare il progetto;

– sostieni i rifugiati con una donazione. Contribuirai a realizzare e implementare i servizi e le attività del Centro Astalli per i rifugiati.

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

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by Mauro Biani – Repubblica
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