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SOS Méditerranée: “Serve un porto sicuro per la Ocean Viking, subito”

Il direttore della ONG: “Non abbiamo mai sperimentato una tale quantità di casi medici gravi a bordo prima d’ora“. Secondo dati del monitoraggio ISPI sulle “crisi di stallo” subite dalle navi con a bordo migranti soccorsi nelle acque del Mediterraneo, le ultime quattro crisi che si sono già concluse si sono trascinate per almeno otto giorni.  Alla fine di agosto, la media dei giorni di stallo in mare nel periodo del governo Draghi è stata (di poco) inferiore ai sei giorni. La Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che collabora con SOS Méditerranée: “Abbiamo bisogno di soluzioni a lungo termine, tra cui un impegno per percorsi sicuri e regolari verso la protezione e la sicurezza”. ***Aggiornamento 2 settembre, sera: finalmente le autorità italiane hanno assegnato alla Ocean Viking un porto di sbarco, Taranto.***

(Foto SOS Méditerranée, fine agosto 2022).

 

Ci risiamo. In queste ore la nave Ocean Viking di SOS Méditerranée è in mare, in attesa dell’indicazione di un “porto sicuro” di sbarco. Ha a bordo 459 migranti, dopo che oggi una donna in stato di gravidanza a rischio è stata evacuata dal vascello. Il marito, la figlia di sette anni e il figlio di due sono dovuti rimanere a bordo. Alcuni dei migranti soccorsi si trovano sulla nave da otto giorni.

Secondo il continuo monitoraggio ISPI sulle “crisi di stallo” subite dalle navi con a bordo migranti soccorsi nelle acque del Mediterraneo, le ultime quattro crisi si sono trascinate per almeno otto giorni. La serie è stata inaugurata dalla stessa Ocean Viking tra la fine di luglio e l’inizio di agosto (otto giorni di stallo in mare), subito seguita dalla Geo Barents negli stessi giorni (di nuovo otto giorni di stallo), dalla Sea Eye 4 nella prima metà di agosto (11 giorni di stallo, durata record sotto il governo Draghi) e infine dalla Open Arms Uno, fra il 20 e il 27 agosto (ancora una volta otto giorni in mare senza indicazione di porto sicuro).

Sino alla fine di agosto, la media dei giorni di stallo nel periodo del governo Draghi è stata (di poco) inferiore ai sei giorni.

Rispettare la legge del mare, fino in fondo

Ha testimoniato oggi Xavier Lauth, direttore operativo di SOS Méditerranée: «Non abbiamo mai sperimentato una tale quantità di casi medici gravi a bordo della Ocean Viking prima d’ora. I sopravvissuti si sono trovati in mezzo al mare in situazioni inimmaginabili. Nel disperato tentativo di mettersi in salvo fuggendo dalla Libia hanno rischiato di morire in mare per annegamento o disidratazione. Secondo la legge del mare, il loro salvataggio sarà completato solo quando avranno raggiunto un “porto sicuro”. Questo stallo deve cessare, subito».

«L’enorme numero di persone soccorse in così poco tempo e la gravità delle condizioni delle persone a bordo ci dimostrano solo che la situazione sta diventando sempre più disperata per coloro che cercano sicurezza e protezione. – ha affermato sempre oggi Francesco Rocca, presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che collabora con SOS Méditerranée nella gestione della Ocean Viking –. Non possiamo continuare ad affrontare sempre la stessa sfida. Abbiamo bisogno di soluzioni a lungo termine, tra cui un impegno per percorsi sicuri e regolari verso la protezione e la sicurezza, garantendo al contempo l’accesso alla protezione per coloro che arrivano spontaneamente».  

Prima del 2018…

(Foto MSF, settembre 2022).

In queste stesse ore è in attesa di porto sicuro, per l’ennesima volta, anche la Geo Barents di Medici senza frontiere. Tra i 267 sopravvissuti a bordo di questo vascello c’è anche un bambino di 10 anni: è arrivato in Nordafrica, sembra, da solo dal Camerun, ha passato sei mesi in Libia in condizioni disumane e poi due giorni in mare prima di essere soccorso.

Lo scorso 3 agosto, settimo giorno dello “stallo” Geo Barents di inizio mese con a bordo 659 persone, il ricercatore dell’ISPI Matteo Villa commentava: «Prima del 2018, mai una nave era stata tenuta al largo. Con Salvini abbiamo raggiunto il picco, ma da tempo va peggio. Un’inutile crudeltà: chi è soccorso sbarcherà sempre in Italia».

Nel solo Mediterraneo centrale, quest’anno hanno già perso la vita o sono rimasti dispersi almeno 981 migranti (dato Missing Migrants OIM al 27 agosto).

(Grafico pubblicato il 3 agosto 2022).

 

 

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