Skip to content

Archivio Tag: Diritti umani

Iran

Popolazione: 77.176.930 (2013) Capitale: Tehran L’Iran (ufficialmente Repubblica Islamica dell’Iran e un tempo conosciuto come Persia) è un paese del medio-oriente considerato la cerniera fra il mondo arabo e quello asiatico. Confina infatti con Turchia, Armenia, Azerbaigian, Iraq, Turkmenistan, Pakistan e Afghanistan.

Bangladesh

Popolazione: 163 milioni Capitale: Dhaka Il Bangladesh (ufficialmente Repubblica Popolare del Bangladesh) è uno stato asiatico confinante per la quasi totalità del suo territorio con l’India, a eccezione di un piccolo tratto in comune con la Birmania. Tipo di governo e politica recente Con l’indipendenza dell’India e la costituzione del Pakistan nel 1947, la regione del Bengala viene divisa in due parti: quella occidentale, induista, che rimane sotto il governo indiano, e quella orientale, musulmana, che viene annessa al Pakistan, nonostante ci siano 1600 km di territorio indiano a separare le due regioni. Si trattava dell’odierno Bangladesh chiamato a quel tempo Pakistan Orientale. La divisione del Bengala dà origine a un esodo di dimensioni massicce: milioni di indù migrano dal Pakistan orientale verso i luoghi di religione induista e milioni di musulmani, al contrario, vi si trasferiscono. Sebbene si presentino subito molti problemi di ordine politico, socio-economico ed etnico, i primi forti attriti tra Pakistan e la provincia orientale vengono alla luce nel 1952, in seguito alla nascita del Movimento per la lingua bengalese. Da questo movimento, nasce nel 1966, la Lega Awami (Lega Popolare Bengalese) che si batte per ottenere riconoscimenti culturali e politici della popolazione bengalese, che continuano a essere ignorati dal governo centrale. Proprio nel ‘66 l’insoddisfazione popolare e il dissenso politico raggiungono livelli critici poiché, dopo aver negato l’autonomia, le autorità pakistane arrestano il leader della Lega Awami, Sheikh Mujibur Rahman, il quale viene rilasciato nel ’69 al termine di una rivolta popolare senza precedenti. La

Etiopia

* di Mirtha Sozzi e Marco Anselmi Popolazione:39.148.162 Capitale: Addis Abeba L’Etiopia è uno stato dell’Africa orientale. L’identità culturale e religiosa dell’Etiopia ha origini millenarie tanto da essere considerata il più antico stato africano ad essersi formato. Ha sempre mantenuto l’indipendenza fatta eccezione del periodo del colonialismo italiano negli anni della seconda Guerra Mondiale. L’Etiopia, formalmente, è una Repubblica Federale suddivisa in 9 regioni e due Città autonome. 1 Addis Abeba – Città autonoma-, 2 Afar, 3 Amhara, 4 Benishangul- Gumuz, 5 Dire Daua- Città autonoma-, 6 Gambela, 7 Harar- enclave-, 8 Oromia, 9 Somali, 10 Popoli del Sud, 11 Tigrè. Tipo di governo e politica recente L’Ethiopian People’s Revolutionary Democratic Front (EPRDF) è il principale partito politico del Paese che guidò l’Etiopia nella liberazione dalla dittatura del Generale Menghistu Haile Mariam e che organizzò le prime elezioni libere nel 1994. Le prime elezioni libere per la nomina del parlamento furono boicottate da molti partiti minori e vinte con presunti brogli elettorali dall’Eprdf. L’Etiopia è, almeno formalmente, una Repubblica Federale Democratica. L’attuale Presidente della Repubblica e Capo dello Stato è Mulatu Teshome nominato nel 2013 e successore di Girma Wolde-Giorgis, che era stato in carica dal 2001 al 2013 con un ruolo per lo più di rappresentanza, perché in Etiopia il controllo politico vero e proprio è affidato alla figura del Primo Ministro e Capo del Governo. Nella storia etiope recente questo ruolo è stato per lungo tempo occupato da Meles Zenawi in carica dal 1995 fino al 20 agosto

“Una storia dietro ogni numero”: a Torino gli Stati generali, a Bruxelles la Carovana

Fra il 21 e il 28 giugno le iniziative del Movimento migranti e rifugiati in occasione della Giornata mondiale del rifugiato si terranno fra Bruxelles, Roma e Torino.

Mosaico e Nonsoloasilo per la Giornata mondiale del rifugiato

20 giugno 2014: Giornata mondiale del rifugiato. Come ogni anno è questa l’occasione per fare il punto sulla situzione su richiedenti asilo e rifugiati politici attraverso messaggi, confronti, dibattiti e convegni. Mai forse come quest’anno la Giornata cade in un momento critico e drammatico, segnato da terribili conflitti ancora aperti e, di conseguenza, da migliaia di persone in fuga. Per quanto riguarda l’Italia si rinnova il fenomeno degli sbarchi a Lampedusa, con tutto il carico di morte e di dolore che questo comporta. Ma se questi aspetti sono forse quelli più evidenti e che maggiormente attirano l’attenzione dei media, occorre anche riflettere sul “dopo”, su come costruire percorsi di accoglienze, emancipazione, integrazione che possano permettere ai rifugiati di divenire in un tempo ragionevole semplicemente “cittadini”. L’Associazione Mosaico di Torino, in collaborazione con il Coordinamento Nonsoloasilo, ha organizzato due momenti di approfondimento e confronto proprio su questi temi in occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno. Venerdì 20 giugno alle ore 20,45, presso l’Unione culturale di via Cesare Battisti 4 a Torino, si terrà la proiezione del film inchiesta di Stefano Mencherini “Schiavi. Le rotte di nuove forme di sfruttamento”. Sabato 21 giugno, alle 9,30, presso la Casa del Quartiere in Via Morgari 14 a Torino, si discuterà su temi legati ai percorsi di accoglienza con particolare riferimento alla situazione italiana, nella quale si sperimenta una netta distanza tra quanto previsto dalle convenzioni internazionali e la pratica quotidiana e dove spesso prevalgono logiche emergenziali rispetto a un approccio stutturale

Storie/2: Richie non si arrende

  * di Jacopo Baron  Nel 2011, nel pieno di quella che è oggi conosciuta come “Emergenza Nordafrica”, alcuni richiedenti asilo vengono destinati, dalla Prefettura di Torino, al Centro specializzato per la Cura dell’alcolismo e delle patologie correlate di Sommariva del Bosco (CN), centro gestito dall’associazione Cufrad. Tra questi richiedenti asilo c’è un ragazzo nigeriano, Richie, che oggi ci ha raccontato la sua esperienza.

Migrantes: “Tre azioni per il Mediterraneo”

«I nostri vicini non si rassegnano a vivere in situazione di guerra, di povertà, di persecuzione, ma si sono messi in cammino…». Dalla Fondazione Migrantes, la proposta di tre «azioni» per rispondere a questi movimenti migratori oltre le logiche dell'”emergenza”.

Asgi: raccomandazioni per un’emergenza che non esiste

Emergenza: a ogni sbarco o arrivo di migranti sul territorio italiano questa parola risuona sui mezzi di comunicazione e nelle analisi politiche, ancora di più in questi giorni nei quali la campagna elettorale per le elezioni del Parlamento europeo sta entrando nel vivo. Affrontare il fenomeno delle persone in fuga dal proprio Paese sotto le lenti emergenziali rischia di essere un atteggiamento che non solo distorce la realtà, ma anche porta a una limitazione dei diritti umani.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni