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Archivio Tag: Piemonte

Coronavirus: “I migranti che sbarcano sono le persone più controllate in Italia”

Per il Piemonte ma non solo, nei giorni dell’ultima “emergenza” migranti: la risposta di due medici ai “timori” epidemici agitati dai vertici della Regione. «Ogni migrante che giunge in Italia è sottoposto a tampone e posto in isolamento se positivo e in quarantena se negativo…».***Aggiornamenti: Contagi? Solo il 3% dai migranti, il 25-40% da viaggi di ritorno – Strutture di accoglienza ed emergenza sanitaria – “Non credete ai poveri untori” – COVID 19, pericolo migranti?***

Accoglienza “straordinaria”: il Piemonte dei CAS

In regione il rapporto fra posti occupati nei progetti SPRAR e quelli occupati nei CAS, i centri della cosiddetta accoglienza “straordinaria”, sfiora ormai l’uno a 10, contro una media nazionale di appena uno a sei. Ma in provincia di Torino, a Moncalieri e Alpignano, sono ricomparse anche le grandi (e problematiche) concentrazioni di persone accolte. 

Accoglienza in Piemonte: Vademecum & promemoria

Il recente vademecum regionale sull’accoglienza in Piemonte di migranti e richiedenti asilo non affronta vari “nodi” critici che lasciano la regione tutt’altro che all’avanguardia. Il coordinamento “Non solo asilo” li affida ai… buoni propositi istituzionali per il 2016, ma avverte anche che non li lascerà cadere dopo le feste.

Accoglienza migranti: Piemonte, la Sicilia è lontana

Sono 4.475 i migranti accolti nei progetti SPRAR e nelle strutture temporanee del Piemonte, uno ogni 989 residenti. Ma in Sicilia già in primavera l’incidenza era di un migrante ogni 348 residenti. 

Giornata mondiale del rifugiato: Piemonte, al via la prima “Carovana Non solo asilo”

In vista della “Giornata mondiale del rifugiato” del 20 giugno, il Coordinamento Non solo asilo ha organizzato  una “Carovana” che partirà da Torino il 15 per incontrare e raccontare le esperienze di accoglienza sparse sul territorio…

Il GrIS Piemonte: minori immigrati e sanità, nessuno ha avuto “troppo”

Nei giorni scorsi la Giunta regionale piemontese ha deliberato il diritto all’iscrizione obbligatoria al Servizio sanitario nazionale per i tutti i minori stranieri che vivono sul territorio della regione, anche se i loro genitori non sono in regola con le norme di soggiorno. Le puntualizzazioni del GrIS Piemonte.

Piemonte: un tavolo da riaprire

Le lunghissime liste di attesa per ottenenere un posto nel circuito di accoglienza per i rifugiati politici (Sprar); gli stabili vuoti occupati da rifugiati e richiedenti asilo (ultimi in ordine di tempo quelli dell’ex Villaggio Olimpico), la logica emergenziale che non permette una progettualità di lungo periodo:  sono questi alcuni aspetti delle politiche su rifugiati e richiedenti asilo in Piemonte. A fronte di questa situazione il Coordinamento “Non solo asilo” che dal 2008  raduna numerosi enti territoriali che in Piemonte si occupano di asilo politico,  ha deciso di fare un passo significativo. Una lettera per ripartire Ha deciso di prendere unfficialmente e pubblicamente posizione rispetto alla riaperture di un tavolo di co-progettazione regionale che possa affrontare tali questioni in modo più strutturato ed efficace. La lettera è stata indirizzata a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di rifugiati politici e richiedenti asilo, in primo luogo le Prefetture, ma anche gli Assessorati regionali e municipali competenti, i sindaci, l’Anci e la Compagnia di San Paolo che ha contribuito a finanziare alcuni importanti progetti. La richiesta del Coordinamento non nasce come una novità: tra il febbraio 2009 e l’ottobre 2012 un organismo di co-progettazione si è riunito regolarmente, mettendo a confrotno realtà istituzionali e del privato sociale e permettendo, pur con i forti limiti legati ai finanziamenti e ai posti insufficienti del previsti dal sistema di accoglienza, di affrontare in modo costruttivo alcune situazioni delicate. Ma da allora la cosiddetta Emergenza Nord Africa hacatalizzato tutte le risorse economiche e

Nonsoloasilo: idee per Torino e per il Piemonte

Il lavoro di rete è il dato più caratteristico dell’impegno di gran parte del terzo settore che si occupa di rifugiati e richiedenti asilo in Piemonte. Il Coordinamento Nonsoloasilo, che è l’espressione di questo lavoro di rete, ha ora pubblicato una serie di riflessioni e proposte sulla situazione piemontese e torinese. Nello specifico di Torino il problema su cui da tempo il Coordinamento sta chiedendo alle istituzioni locali di intervenire è quello del riconoscimentodel certificato di residenza a tutti i richiedenti asilo presenti il città. Si tratta di una questione già affrontata e risolta in altri comuni italiani, ma che a Torino incontra ancora resistenze. Chi risiede in città, ma non ha un domicilio fisso, non può ottenere il certificato di residenza, un documento fondamentale sia per avere accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali, come per entrare nel mercato del lavoro o per poter godere pienamente di tutti i diritti di cui un rifugiato politico è titolare secondo la legge italiana e il diritto internazionale. Accanto a questo, Nonsoloasilo segnala la necessità di facilitare l’accesso alla Questura dei richiedenti asilo, con tempi più brevi, perché questo è il primo passo per iniziare tutto l’iter burocratico per la domanda d’asilo, come d’altra parte pare necessario ridurre i tempi con cui vengono comunicati gli esiti dell’audizione relativa alla concessione o no di una qualche forma di tutela internazionale, tempi che lasciano la persona in attesa in uno stato di incertezza, sospensione ed ansia. Anche il tempo che trascorre dalla presentazione della domanda

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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