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Archivio Tag: ricorso

Diritto d’asilo: se fra dati e proclami perdiamo pezzi di sostanza

La Questura di Roma che chiude ai richiedenti asilo per “arretrato”. E l’ipotesi di eliminazione dell’appello nei ricorsi sulle domande di protezione internazionale. Al di là di (occasionali) dati lusinghieri e di proclami, sono fatti e progetti che espongono l’Italia a gravi violazioni dei suoi obblighi di legge e della normativa internazionale in materia di diritto d’asilo.

“Porti insicuri”: dal rapporto al ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Sulla base del rapporto di Medu “Porti insicuri” sulle “riammissioni” dai porti italiani alla Grecia, i legali dell’Asgi hanno potuto presentare un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, denunciando numerose violazioni del diritto interno e comunitario.

La Corte di Strasburgo alla Francia: “Il diritto di ricorso deve essere effettivo”

  La vicenda di un giovane richiedente asilo sudanese assistito dall’associazione La Cimade. Una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che gli è stato negato il diritto a un effettivo ricorso dopo un diniego in prima istanza.

Ricorsi ai dinieghi: quanto costa ai richiedenti se non possono fare ricorso al gratuito patrocinio?

Il costo di un ricorso a un diniego dipende da vari fattori: la complessità delle questioni trattate, il numero di udienze, la necessità di svolgere attività istruttoria, l’eventuale nomina di ausiliari come l’interprete e di consulenti tecnici. Risulta quindi difficile stabilire i costi in via generale. In questa sede ci limiteremo a tracciare delle possibili strade. Se non ci sono particolari esigenze istruttorie, il procedimento si risolve in un’unica udienza, con l’interrogatorio del ricorrente (che si svolge quasi sempre con l’ausilio di un interprete). Ci sono però altri fattori che possono fare aumentare i costi, quali la necessità di rispondere per iscritto alle deduzioni di controparte o di rappresentare al giudice elementi o prove sopravvenuti. Il compenso per un procedimento come quelli descritti sopra potrebbe essere di circa 800 € a cui si deve aggiungere l’IVA e la CPA (cassa di previdenza degli avvocati che è pari al 2% della parcella). Fino a luglio 2011 la presentazione del ricorso comportava il pagamento di 85 € (77 di contributo e 8 di imposta di bollo), mentre oggi il contributo unificato è di € 225 (cui si aggiunge l’imposta di 8 € per un totale di 233).  Un ricorso come descritto sopra, compreso contributi e imposta di bollo, costerebbe a un richiedente (qualora non riuscisse a ottenere il gratuito patrocinio) poco più di 1.000 €. Cifra impossibile da sostenere per la maggiorparte dei richiedenti a causa del divieto di svolgere attività lavorativa nei primi sei mesi della domanda e della successiva difficoltà di trovare un

Gratuito patrocinio: un diritto a rischio per i richiedenti asilo

Il gratuito patrocinio è un beneficio previsto dalla Costituzione italiana (art. 24 Cost.) che consiste nel fornire assistenza legale gratuita, per promuovere un giudizio o per difendersi davanti a un giudice, a chi non è in grado di sostenere le spese legali. Il pagamento di tutte le spese quindi è a carico della Stato. Per quanto riguarda i richiedenti asilo che vogliono impugnare l’eventuale diniego della protezione internazionale e avvalersi del gratuito patrocinio la questione è piuttosto spinosa. E per varie ragioni. A differenza di quanto previsto per la difesa dello straniero espulso (che è ammesso per legge al gratuito patrocinio, sia per l’impugnazione del decreto di espulsione, sia per le udienze di convalida del trattenimento e dell’esecuzione dell’espulsione), il richiedente asilo può avvalersi del patrocinio a spese dello Stato solo laddove presenti apposita domanda e risulti in possesso dei requisiti di reddito richiesti dalla legge. Dal punto di vista pratico, il problema principale riguarda la difficoltà di reperire i documenti di identità, dal momento che la maggior parte dei richiedenti asilo ne è privo e nella fase di domanda di asilo il contatto con le autorità diplomatiche del paese di origine è sconsigliato. Ci si trova così di fronte a persone la cui identità non è certa, le quali autocertificano di non possedere alcun reddito nel paese di origine. Per l’autorità italiana è dunque molto difficile accertare l’effettiva sussistenza delle condizioni per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Di solito, il Consiglio dell’Ordine ammette i richiedenti asilo al gratuito

Dossier Caritas 2011: le “criticità” del sistema di accoglienza/ 1

Il 21° “Dossier statistico immigrazione” della Caritas denuncia le “forti criticità” legislative e normative nel sistema d’accoglienza istituzionale per i rifugiati e i richiedenti asilo.

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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