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Archivio Tag: Sbarchi

Mediterraneo: ancora corpi di migranti a Lampedusa, su una rotta sempre più letale

Le suore del Progetto UISG Migranti: «A che serve tutto ciò e perché, in continuazione, si verificano queste situazioni? Davvero non esiste un altro modo umano e dignitoso?». Sulla rotta del Mediterraneo centrale è crollo di arrivi, ma rispetto al 2023 è raddoppiato il rapporto fra morti/dispersi in mare e migranti che ce la fanno a raggiungere vivi l’Italia o Malta: da uno ogni 63 l’anno scorso all’attuale uno ogni 31. *** Aggiornamento 26 giugno: “Lampedusa, le suore che soccorrono i migranti con il gruppo WhatsApp: ‘Nessuno immagina cosa vediamo'” (da Corriere.it) ***

Sbarchi e vittime, sempre più letale la rotta del Canale di Sicilia

Segnano un più 50% rispetto al 2022 gli sbarchi di rifugiati e migranti in Italia. Ma nel Mediterraneo centrale le vittime durante le traversate sono cresciute del 66%: il rischio di perdere la vita o rimanere dispersi su questa “rotta” (vittime in rapporto alle persone che ce l’hanno fratta a sbarcare nel nostro Paese o a Malta) è tornato a crescere dopo tre anni di diminuzione.

Stato di emergenza, il Tavolo asilo: “Sempre gli stessi capri espiatori…”. Migrantes: “Serve anche altro”

“Saremo in piazza il prossimo 18 aprile, in contemporanea all’arrivo al Senato del ‘decreto Cutro’, per esprimere il nostro dissenso, ribadire le nostre proposte e chiedere un immediato cambiamento  di rotta nelle scelte che riguardano l’immigrazione e il diritto di asilo”. Ecco l’appello lanciato oggi da una vasta rete di associazioni e organismi,  fra cui la Fondazione  Migrantes.

Tavolo asilo e immigrazione, le associazioni ribattono ai ministri di Italia, Grecia, Cipro e Malta

«Negli ultimi sei anni la magistratura, pur impegnata in diversi contenziosi a carico di ONG che effettuano soccorsi in mare, non ha mai trovato alcun riscontro di quanto affermato dai ministri del nostro Paese circa le tesi infamanti e calunniose di accordi con i trafficanti libici al fine di trasferire in Europa i migranti». È quanto ricordano, tra l’altro, le associazioni e le organizzazioni del Tavolo asilo e immigrazione (TAI), fra cui la Fondazione Migrantes, in un comunicato nel quale commentano quanto contenuto nella recente dichiarazione congiunta dei ministri dell’Interno di Italia, Malta e Cipro e del ministro greco per la Migrazione e dell’asilo e largamente ripreso dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi durante la sua informativa alle Camere di ieri. Riportiamo qui il comunicato del TAI.

… E restarono le parole

Sbarcati tutti i rifugiati e migranti della nave Geo Barents e, alla fine, anche quelli della Humanity One, mentre è in navigazione verso la Francia la Ocean Viking. Si è “conclusa” così nella serata di ieri l’assurda (e incredibile) vicenda in cui negli ultimi giorni sono incappate le tre navi gestite da altrettante ONG…  Rimane tutta l’inquietudine, date queste “premesse”, per ciò che avverrà d’ora in poi nelle acque e nei porti del Mediterraneo centrale. Però rimarranno anche agli atti le espressioni che a tutti, in questi giorni, è toccato di ascoltare da alti esponenti di governo e del mondo politico: persone soccorse in mare bollate come «carico residuale» da respingere di nuovo al largo. La pretesa grottesca di stabilire sul ponte di una nave chi ha diritto all’asilo e chi no. L’accoglienza che spetterebbe solo a malati, fragili e vulnerabili (ma si ricordano, ma sanno che la Convenzione di Ginevra e la normativa internazionale collegata impongono prima di tutto di esaminare se una persona che ne faccia domanda sia stata o meno perseguitata, sia fuggita o meno da guerre e violenze indipendentemente dalla sua cartella clinica?). Senza contare il refrain sempreverde dell’Italia che non può fare tutto da sola. Certo come ricorda, con equilibrio, il Tavolo nazionale asilo, «tutti gli Stati costieri», l’Italia come gli altri Paesi membri dell’UE, devono «rispettare gli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali, collaborando per la buona riuscita delle operazioni di soccorso». Certo occorre stabilire «un meccanismo prevedibile che garantisca tempestività e sbarco in un

Cronache di ordinario Mediterraneo: un porto per MSF, morire di stenti fra Malta e Creta

Si risolverà probabilmente solo domani, dopo 17 richieste di “porto sicuro” senza risposta, l’ultima crisi di stallo in mare all’italiana, quella della nave Geo Barents di MSF. Mentre fra Creta e Malta una barca con 60 migranti è stata abbandonata a se stessa per giorni, nonostante le segnalazioni alle autorità greche e maltesi: alla fine è stata soccorsa da un mercantile, ma una bambina di quattro anni è morta di stenti. *** Aggiornamento 8 settembre: la Geo Barents è giunta nel porto di Taranto a lei assegnato. Otto i giorni di stallo in mare di quest’ultima missione. ***

SOS Méditerranée: “Serve un porto sicuro per la Ocean Viking, subito”

Il direttore della ONG: “Non abbiamo mai sperimentato una tale quantità di casi medici gravi a bordo prima d’ora“. Secondo dati del monitoraggio ISPI sulle “crisi di stallo” subite dalle navi con a bordo migranti soccorsi nelle acque del Mediterraneo, le ultime quattro crisi che si sono già concluse si sono trascinate per almeno otto giorni.  Alla fine di agosto, la media dei giorni di stallo in mare nel periodo del governo Draghi è stata (di poco) inferiore ai sei giorni. La Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che collabora con SOS Méditerranée: “Abbiamo bisogno di soluzioni a lungo termine, tra cui un impegno per percorsi sicuri e regolari verso la protezione e la sicurezza”. ***Aggiornamento 2 settembre, sera: finalmente le autorità italiane hanno assegnato alla Ocean Viking un porto di sbarco, Taranto.***

Asilo in Italia: il punto su difficoltà di accesso, respingimenti e ONG nel rapporto AIDA

Fra numerose criticità, la pubblicazione denuncia l’uso delle navi quarantena che, «accanto alle difficoltà di accesso delle associazioni di tutela ai centri di detenzione e agli hotspot, limita la libertà dei migranti e le possibilità di tutela da parte delle ONG».

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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