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Archivio Tag: sfollati interni

Cambiamento climatico e migrazioni forzate: un problema di tutti, da gestire con coraggio

Nel 2023 anche alcuni fra i Paesi più sviluppati come il Canada (185 mila sfollati per incendi forestali) e la Nuova Zelanda (14 mila sfollati sotto i colpi del ciclone Gabrielle) hanno registrato i dati più gravi di sempre a proposito di sfollamento da disastri climatici. Il monito dell’IDMC: «Lo sfollamento da disastri può colpire chiunque e ovunque». Il cambiamento climatico rischia, entro il 2100, di far crescere la temperatura media della Terra di 4 gradi rispetto all’età preindustriale. Questo metterà in movimento milioni di persone. Ma secondo la saggista Gaia Vince, «abbiamo la possibilità di gestire questo movimento planetario: potrebbe essere una transizione pianificata, organizzata e pacifica verso un mondo più sicuro e più giusto».

Oltre 71 milioni gli sfollati interni nel mondo: più 20% rispetto al 2021

Il numero di sfollamenti associati a conflitti e violenze nel corso del 2022 è quasi raddoppiato. Mentre quasi tutti gli sfollati per disastri ambientali sono stati messi in fuga da eventi climatici: alluvioni, tempeste e siccità. L’IDMC di Ginevra: «Conflitti, disastri e sfollamento interno hanno aggravato lo stato di insicurezza alimentare globale, già preoccupante per via della lenta e irregolare ripresa dalla pandemia di COVID-19».  

Ucraina orientale, dove si innaffia il giardino tra pallottole ed esplosioni

La nuova invasione dell’Ucraina non ci sarà (forse). Ma nell’ultimo autunno gli episodi di mancata sicurezza registrati lungo la linea di confine con le “repubbliche” separatiste di Donetsk e Lugansk hanno superato del 50% quelli dello stesso periodo del ’20. Dal 2014 la guerra “a bassa intensità” nell’Est del Paese è costata solo ai civili 3.100 morti e oltre 7.000 feriti; 13 mila le vittime totali, con la fuga di un milione e mezzo di sfollati e 81.500 richiedenti asilo nell’UE. Forze armate e milizie di tutte le parti in causa sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Intanto, sono ben 174 le violazioni del cessate il fuoco registrate in 24 ore due giorni fa.

Sud Sudan

Popolazione: 12.657.941 ab. (2008) Capitale: Juba Il Sud Sudan (ufficialmente Repubblica del Sudan del Sud) è uno stato dell’Africa centrale, senza sbocchi sul mare, che confina a est con l’Etiopia, a sud-est con il Kenya, a sud con l’Uganda, a sud-ovest con la Repubblica Democratica del Congo, a ovest con la Repubblica Centrafricana e a nord con il Sudan, dal quale si è reso indipendente nel 2011 al termine di una delle guerre civili più lunghe della storia dell’Africa: basti pensare che le prime schermaglie tra unionisti del nord e secessionisti del sud risalgono al 1955, anno precedente la stessa indipendenza del Sudan dal dominio britannico. Politica recente e situazione umanitaria Nel 2005, con gli accordi di pace siglati ad Addis Abeba (Etiopia) tra il governo di Khartoum e il Sudan’s People Liberation Army (poi Movement), si posero le basi per la divisione del paese. Gli accordi prevedevano infatti la possibilità di un futuro referendum secessionista, che è stato effettivamente proposto nel sud nel gennaio 2011. A seguito della netta affermazione dei sì (99 per cento) si è dunque proceduto al riconoscimento della piena indipendenza del Sudan del Sud, ottenuta e ratificata il 9 luglio 2011, sebbene ancora oggi vi siano delle regioni contese (Aybei) e non sia ancora stata risolta la questione dei proventi della vendita del petrolio. L’affare è complicato perché i giacimenti si trovano nel sud ma gli oleodotti che permettono vendita ed esportazione passano dal nord, cosa che ha dato origine a notevoli dispute con il

“Farsi prossimi” nonostante paure e pregiudizi: i video e i materiali verso la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2020

Di mese in mese, la Sezione Migranti e rifugiati del Vaticano ha iniziato a pubblicare una serie di video e di altri materiali multimediali in preparazione alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del prossimo 27 settembre, dedicata al tema degli sfollati interni.

“Costretti a fuggire”: dedicato agli sfollati il Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2020

«Un dramma spesso invisibile, che la crisi mondiale causata dalla pandemia COVID-19 ha esasperato»: è dedicato agli sfollati interni il Messaggio di papa Bergoglio per la 106a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del prossimo 27 settembre.

Clima e “rifugiati ambientali”/ 1: oltre 19 milioni gli sfollati nell’ultimo anno

Alla fine, alla “Cop 21” di Parigi sabato 12 si è raggiunto un Accordo più o meno «storico», a seconda dei punti di vista, incluso quello dei Paesi più in difficoltà del pianeta. Con tutte le sue debolezze, il documento che elenca le decisioni prese per realizzare l’Accordo, alla discussa voce “Loss and damage” (perdite e danni), al n. 50 dà indicazioni per giungere almeno ad alcune «raccomandazioni» per «impedire, ridurre e affrontare lo sradicamento legato all’impatto negativo del cambiamento climatico». Vale a dire, per affrontare il problema dei cosiddetti “rifugiati ambientali”. Il punto sull’argomento in un piccolo dossier di Vie di fuga.

Eventi

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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