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Archivio Tag: Torino

Milano e Torino, dove chiedere asilo non è un diritto

A Milano e a Torino due iniziative contro gli ostacoli vessatori alla presentazione delle domande d’asilo negli uffici delle Questure. Nel capoluogo lombardo, la denuncia delle associazioni sull’inaccessibilità del nuovo portale Internet, che lascia invariato il numero degli esclusi ma, a differenza delle vecchie code, li condanna all’invisibilità. A Torino, invece, un presidio degli avvocati ASGI contro «le inefficienze e le illegalità» dell’Ufficio immigrazione di via Verona. Dove, fra l’altro, chi è fuggito da guerre e violenze è costretto a presentarsi per settimane o mesi, «per sperare un giorno di rientrare tra i pochi cui, in modo completamente discrezionale, la Questura consente di presentare la domanda di protezione». 

Respingimento e diritto di asilo: storie d’un giorno di Champions/ 2

I 16 gambiani che a settembre dalla Sicilia sono stati internati nel CIE di Torino (vedi news precedente) alla fine hanno potuto presentare domanda di protezione e sono stati rilasciati. Ma dopo lo sbarco in territorio italiano, sembra essersi accanita su di loro una serie inquietante di “errori” procedurali e di violazioni. 

Respingimento e diritto di asilo: storie d’un giorno di Champions/ 1

Dal Canale di Sicilia ad Augusta, da Augusta a Catania e da Catania, dopo uno scalo, direttamente al CIE di Torino. Il tutto in due giorni, e senza sapere perché. La storia di 16 giovani gambiani che si sono trovati in mano un decreto di respingimento perché nessuno, a quanto pare, ad Augusta aveva loro parlato della possibilità di chiedere asilo in Italia.

Si presenta a Torino il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015”

Giovedì 15 ottobre la Pastorale migranti di Torino presenta il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015”: un’occasione per approfondire il tema del diritto d’asilo in Piemonte. E per provare a ragionare su un’accoglienza efficace e coordinata.

Accoglienza richiedenti asilo: arrivi a Torino via terra? Benvenuto alla “residenza temporanea” Porte Palatine

Tra semi-abbandono e solidarietà spontanea, la vicenda del gruppo di richiedenti asilo pakistani arrivati via terra in Italia che questa estate, a Torino, hanno trovato “residenza” solo sul bastione-giardino delle Porte Palatine, a cielo aperto: perché in città, in questi casi, fra il primo ingresso in Questura per la domanda d’asilo e una vera accoglienza sotto un tetto passano due mesi, se si è fortunati.

Limbo

Limbo – Matteo Calore e Gustav Hofer (regia) – Documentario – 56′ – Produzione ZaLab e Hiq Productions – Italia 2014 * di Lisa Rigotto Se ci chiedono di cercare la parola “limbo” sul dizionario, troviamo che ci viene descritto come “uno stato di indeterminatezza, di incertezza, una situazione indefinita e indefinibile”. Ora immaginatevi se una delle persone più care con cui vivete, un giorno, da un momento all’altro, senza un preavviso, vi viene portata via per essere rinchiusa lontano da casa dentro una specie di container, di scatolone prefabbricato, pieno di interrogativi su come e quando qualcosa succederà o cambierà, per il semplice fatto di non avere i documenti in regola: si ritrova a vivere in un luogo anonimo senza fare nulla e senza sapere nulla, solo con la paura e l’ansia di essere rimpatriata dove non resta più nessuno ad aspettarla. Una situazione angosciante non solo per gli immigrati stessi, ma anche per i loro familiari, che magari sono ormai inseriti nella società, italiani quasi sotto ogni aspetto ma in costante conflitto con la burocrazia. Questo è il limbo dove sono costretti a vivere Alejandro, Bouchaib, Karim e Peter, rinchiusi nei CIE di Trapani, Torino e Roma, e delle loro famiglie che attendono ogni istante di avere notizie sulla loro liberazione e sul loro ritorno a casa. Limbo racconta le storie di attesa, rabbia e paura di persone che non vogliono altro che trovare un lavoro e vivere in Italia. «Quando abbiamo iniziato le ricerche – spiegano i

Casa occupata, residenza sfumata? L’incredulità, gli spazi di ricorso

L’articolo 5 del “Piano casa” appena diventato legge dello Stato impedisce di chiedere la residenza anagrafica a chiunque occupi «abusivamente» un edificio. Ma confonde il “diritto soggettivo” alla residenza anagrafica con la “legittimazione” di un comportamento illegale, aprendo la strada a ricorsi alla Corte Costituzionale e alle Corti europee. Intanto, sono migliaia i soli rifugiati e richiedenti asilo che vivono in case occupate.

Residenza a Torino, fra “atti dovuti” e diritti al ribasso

Sono circa 600 e vivono in sette case occupate una parte dei  potenziali beneficiari della delibera comunale per la residenza dei rifugiati senza domicilio stabile, un “atto dovuto” ma con prospettive al ribasso per quanto riguarda i diritti cui darà accesso.  Intanto, si fa quel che si può con le “lettere di domicilio”…

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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