Il film The Swimmers si ispira alla storia vera di Sarah e Yusra Mardini: due sorelle in fuga dalla guerra civile in Siria per coronare il loro sogno: gareggiare alla Olimpiadi. Una storia di rifugiati che ha fatto il giro del mondo e ora è raccontata in un film.
A Damasco i giovani crescono esattamente come nel nord del mondo: escono, ballano, si divertono, amano la vita, vedono il futuro davanti a loro e muoiono dalla voglia di conquistarlo. Il problema è che a Damasco i giovani muoiono per davvero, sotto le bombe della guerra civile che stronca vite e sogni ogni giorno, costringendo di continuo famiglie a dividersi e spesso non rivedersi più. Yusra e Sarah sono nuotatrici promettenti, allenate da un padre che già le vede alle Olimpiadi, ma sono anche ragazze qualsiasi, con la passione per la musica e la discoteca, che vogliono vivere nella loro Patria e crescere tra la loro gente.
Un giorno, durante una gara di Yusra, una bomba cade sul tetto della piscina e finisce inesplosa nella vasca. I Mardini si convincono che la Siria non potrà più essere la loro terra e mandano le figlie ed il cugino in viaggio verso la Germania, dove poi potranno ricongiungersi in sicurezza grazie alla minore età di Yusra. Il viaggio rivela la difficoltà e la tragedia di chi cerca una via di fuga dalla guerra e soprattutto rivela quale tomba sia il mar Mediterraneo.
Rispetto a storie che si concludono con naufragi, morti e respingimenti, questa, pur davvero accaduta, ha un happy end: Yusra parteciperà alle Olimpiadi di Rio nella squadra dei rifugiati e raccoglierà un grande successo personale.
The swimmers è un film amaro che parla di migranti, di dolori di varia nautura (lasciare una famiglia, una terra) e ingiustizie, fatiche, viaggi verso l’ignoto, proprio come un pezzo di cronaca diretta che siamo ormai abituati (bruttissimo verbo) a sentire nei notiziari. “Si tratta di un film utile alla comprensione di tanti fenomeni di oggi e anche un antidoto contro certi orgogliosi diktat su salvataggi in mare, resi oggi sempre più difficili, in oltraggio a qualunque fattore umano.”
Con la tragedia appena accaduta sulle coste calabresi presso Crotone, questa storia e questo film, “diventa un memorandum sulla nostra attualità, sul problema dei migranti (di sempre più lontana soluzione)”.
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