La proroga, approvata ieri dal Consiglio dei ministri, copre l’accoglienza diffusa per le persone fuggite dall’Ucraina, il sostentamento per chi ha trovato una sistemazione autonoma, il servizio sociale dei Comuni e i permessi di soggiorno per i beneficiari di protezione temporanea.
Ieri il Governo ha approvato con un decreto legge la proroga fino al 31 dicembre di quest’anno delle misure di assistenza e accoglienza per le persone fuggite dall’Ucraina in guerra.
In particolare proseguono le attività di accoglienza diffusa tramite i Comuni, il terzo settore, il volontariato e gli enti religiosi, il sostentamento per l’assistenza dei titolari dei titolari di protezione temporanea che hanno trovato una sistemazione autonoma, e il servizio sociale offerto dai Comuni che ospitano un numero elevato di beneficiari della temporanea: per questi enti locali è previsto, come recita il comunicato dell’ultimo Consiglio dei ministri, «lo stanziamento di un contributo forfettario nel limite di ulteriori 40.000.000 di euro anche per l’anno 2023, ai fini del rafforzamento dell’offerta dei servizi».
Inoltre viene prorogata al 31 dicembre, «fatta salva la cessazione della protezione temporanea», la durata dei permessi di soggiorno per protezione temporanea «fino ad ora rilasciati ai cittadini ucraini».
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