È stato pubblicato oggi il messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2021, dal titolo Verso un noi sempre più grande. In un video della sezione Migranti e rifugiati, le parole del papa sono affiancate alla testimonianza del vescovo di El Paso, negli Stati Uniti, che, uscito a incontrare i migranti respinti in Messico, ha deciso di riaccompagnare una famiglia fino alla frontiera, come segno di testimonianza mentre questa chiedeva di nuovo asilo.
«La storia della salvezza vede un noi all’inizio e un noi alla fine, e al centro il mistero di Cristo, morto e risorto “perché tutti siano una sola cosa”(Gv 17,21). Il tempo presente, però, ci mostra che il noi voluto da Dio è rotto e frammentato, ferito e sfigurato. E questo si verifica specialmente nei momenti di maggiore crisi, come ora per la pandemia. I nazionalismi chiusi e aggressivi e l’individualismo radicale sgretolano o dividono il noi, tanto nel mondo quanto all’interno della Chiesa. E il prezzo più alto lo pagano coloro che più facilmente possono diventare gli altri: gli stranieri, i migranti, gli emarginati, che abitano le periferie esistenziali. In realtà siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri che ci separano, non ci siano più gli altri, ma solo un noi, grande come l’intera umanità».
Nel messaggio Verso un noi sempre più grande per la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (GMMR), pubblicato oggi, naturalmente papa Francesco parla prima di tutto ai credenti cattolici: «I fedeli sono chiamati a impegnarsi, ciascuno a partire dalla comunità in cui vive, affinché la Chiesa diventi sempre più inclusiva…».
Ma «a tutti gli uomini e le donne del mondo» papa Bergoglio rivolge l’appello «a camminare insieme verso un noi sempre più grande, a ricomporre la famiglia umana, per costruire assieme il nostro futuro di giustizia e di pace, assicurando che nessuno rimanga escluso. Il futuro delle nostre società è un futuro “a colori”, arricchito dalla diversità e dalle relazioni interculturali. Per questo dobbiamo imparare oggi a vivere insieme».
“Quando arrivammo al confine”
Il breve video che la sezione Migranti e rifugiati del Vaticano ha preparato per la presentazione del messaggio offre anche una testimonianza di mons. Mark Seitz, vescovo di El Paso, al confine fra gli Stati Uniti e il Messico.
«In un periodo in cui molte persone venivano respinte oltre la frontiera – racconta Seitz -, ci fu un’occasione in cui mi sentii chiamato ad attraversare il confine per incontrare le famiglie che erano state rimandate al di là. Incontrai una famiglia di migranti che fuggivano da minacce di violenza e dalla morte. Li riaccompagnai allora al confine internazionale, come segno di testimonianza mentre presentavano di nuovo richiesta d’asilo. Quando arrivammo al confine e ci avvicinammo agli agenti, Maria, la bambina di nove anni di quella famiglia, mi prese per mano. Era così vulnerabile. Anch’io ebbi paura. Scoprii qualcosa di me stesso. E mi resi conto che i nostri destini, quelli della bambina e il mio, erano in qualche modo collegati. Non si trattava più di noi e loro».
La 107ª GMMR 2021 sarà celebrata il prossimo 26 settembre.
Allegato
Il messaggio di papa Francesco per la 107ª GMMR 2021 (file .pdf)
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