Skip to content

Vie di fuga, Osservatorio permanente sui rifugiati, nasce da un bisogno di chiarezza. Un bisogno condiviso con le tante realtà che in questi anni hanno speso le proprie energie nel coordinamento Non solo asilo che si occupa di rifugiati politici e richiedenti asilo in Piemonte.

[ di Fredo Olivero* ]

Vie di fuga

Vie di fuga, Osservatorio permanente sui rifugiati, nasce da un bisogno di chiarezza. Un bisogno condiviso con le tante realtà che in questi anni hanno speso le proprie energie nel coordinamento Non solo asilo che si occupa di rifugiati politici e richiedenti asilo in Piemonte. Questo bisogno ci aveva portato a collaborare con Luca Rastello nella realizzazione del suo libro “La frontiera addosso” di cui questo sito rappresenta una naturale continuazione. Aggiungiamo così le nostre parole in un panorama in cui i discorsi non sono certo mancati: rifugiati e richiedenti asilo sono stati merce di scambio nel mercato della politica nazionale e internazionale, sono stati oggetto di progetti, interventi e leggi, sono stati dipinti con i colori dello tsunami, come con quelli dell’emergenza umanitaria. Ma tutte queste parole, nel concreto, non hanno che prodotto una serie di interventi di puro assistenzialismo.

La logica degli interventi governativi è stata ispirata da un modo di agire in stile “Protezione civile”, come se i rifugiati politici fossero una catastrofe naturale a cui fare fronte con lo strumento dell’emergenza. La chiarezza che cerchiamo, invece, è quella che ci porta a riconoscere che non è così. Fino a che nel mondo ci saranno guerre, diritti non riconosciuti, dittature, ci saranno persone che fuggono. La domanda preliminare che allora dobbiamo farci tutti, compresa la Chiesa, è: da che parte stiamo? Da quella parte dei dittatori e delle guerre o da quella di chi cerca rifugio? E’ dalla risposta a questo semplice, ineludibile interrogativo che ogni intervento, ogni iniziativa prende forma, concretezza, slancio. In tutto questo è necessario anche uno sforzo di conoscenza.

Il coordinamento di associazioni Non solo asilo, ad esempio, nel proprio lavoro con i rifugiati e richiedenti asilo ha compreso bene una questione: il modo migliore per accogliere queste persone è quello della pianificazione sul lungo periodo, dell’integrazione, del coinvolgimento delle comunità locali, cittadini e istituzioni. Abbiamo capito che ragionare in termini emergenziali non solo non risolve nessun problema, non crea percorsi stabili e sicuri di autonomia per le persone, ma non conviene neppure da un punto di vista economico. L’emergenza costa, è cara, vuole che si risolvano in fretta problemi complessi, riduce la progettualità, limita i controlli, con il risultato che i problemi restano e, magari, qualcuno finisce per approfittarsene. Quello che invece paga è il lavoro paziente con il territorio, dove si scoprono realtà e risorse incredibili tra gli stessi cittadini. Quante storie si potrebbero raccontare su quanto hanno fatto, in prima persona, i cittadini di Lampedusa per accogliere, aiutare, sostenere quanti sono sbarcati sull’isola. E in modo del tutto spontaneo. Le persone, se aiutate, informate, se sentono l’appoggio delle istituzioni locali, ci sono, si prestano, si muovono. Impegnarsi in questo modo significa accogliere dei fuggitivi spaventati e permettere loro di diventare cittadini che fanno parte di un tessuto sociale, lavorano, danno il proprio contributo al bene di tutti.

Vie di fuga, allora, vuole accendere una luce su questi fenomeni, vuole fare conoscere le esperienze che funzionano in giro per il mondo, vuole offrire strumenti pratici e consultabili per quanti sono impegnati su questi temi, vuole informare, ma anche esprimere il proprio irrinunciabile punto di vista, quello di chi, senza la pretesa di avere la verità in tasca, prova però a guardare ai rifugiati politici e ai richiedenti asilo per quello che sono: persone in fuga da guerre, dittature, violenze. Persone da difendere, da sostenere nella faticosa ricostruzione di una vita in cui possano sentirsi finalmente cittadini.

* Direttore Ufficio Pastorale Migranti  – Diocesi di Torino

Condividi su…

Articoli correlati

Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni