Nelle “Storie” di Vie di fuga esce la testimonianza di un secondo giornalista yemenita, Ameen al-Safa, costretto all’esilio nel 2014. «Oggi in Yemen il conflitto, anzi i conflitti, continuano su vari fronti e in vari siti, malgrado il cessate il fuoco proclamato ad aprile dalla coalizione araba a guida saudita. Purtroppo a livello internazionale non c’è la volontà di far cessare questa guerra dimenticata, una guerra per procura fra Arabia e Iran. L’ONU l’ha definita la più grave tragedia umanitaria a livello globale: hanno bisogno d’aiuto oltre 22 milioni di yemeniti. Ma l’epidemia di COVID-19 ci ha portato sull’orlo di una catastrofe ancora più grave».
Dopo quella del giornalista yemenita Ali al-Muqri, nelle Storie di Vie di fuga esce la testimonianza di Ameen al-Safa (nella foto), 41 anni, che è stato costretto a lasciare il suo Paese nel 2014 per il suo lavoro in un quotidiano indipendente di Sana’a.
Rifugiatosi in Francia, prima dell’epidemia di coronavirus al-Safa si è impegnato in un’attività di sensibilizzazione nelle scuole sull’importanza della libertà di stampa e di espressione.
La sezione Le storie si trova nella parte bassa dell’homepage di Viedifuga.org., accanto a Libri, film & C., Normativa e Io studio.
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