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Archivio Tag: Tunisia

Tunisia, respingimenti in formato “standard” e dinieghi record. Ma è davvero un “Paese sicuro”?

Sono almeno 1.872 i tunisini rimpatriati a forza nel 2021 dall’Italia: ancora una volta, la loro è la cittadinanza più numerosa sul totale. Per tre associazioni impegnate in Tunisia si tratta di una «standardizzazione» dei rimpatri consentita dal fatto che questo Paese dal 2019 è considerato dall’Italia un “Paese di origine sicuro” per quanto riguarda il rispetto dei diritti. Ma, denunciano le associazioni, «al di là delle difficoltà economiche evidenti, la Tunisia affronta problematiche più profonde che si concretizzano sovente in gravi violazioni dei diritti umani». Il 2021 ha visto un record di richiedenti asilo tunisini in Italia, e però quella tunisina è la cittadinanza che subisce la peggiore percentuale di dinieghi: il 92%.  

Asilo 2021: in Italia un piccolo atlante dei Paesi più insicuri

I primi dati completi per l’ultimo anno denunciano che la metà dei principali Paesi di fuga di chi cerca protezione nel nostro Paese si trovano nelle ultime posizioni dell'”indice di pace globale”. In Italia l’onda lunga del lontano disastro umanitario in Afghanistan (6.400 richiedenti protezione contro i 645 del 2020); ma anche i riflessi delle “emergenze diritti” sulla sponda Sud del Mediterraneo, in Tunisia (+ 590% di richiedenti) ed Egitto (+ 680%). In crescita la percentuale di esiti positivi per i richiedenti esaminati (44% nel ’21 contro il 25% nel ’20). Ma il nostro sistema di valutazione in quattro anni ha generato 202 mila “dinieghi”.

Tunisia

Popolazione: 11.565.204 (2020) Capitale: Tunisi La Tunisia è uno stato del Nord Africa, bagnato dal Mar Mediterraneo, diventato nel 2014 una repubblica semipresidenziale.

Rimpatri e tagli alla cooperazione? IoAccolgo: “Quella che manca è un’idea di prospettiva”

Per la campagna IoAccolgo parlare di rimpatri di fronte alla nuova “crisi migranti” «serve solo a creare emergenza. Nessuna idea in prospettiva che guardi al futuro e a costruire strumenti giusti e praticabili». Sono 6.300 i tunisini rimpatriati fra 2017 e 2019 per i motivi più vari: la loro è già da tempo la cittadinanza più numerosa in questa statistica.***Con errata corrige Tabella 2***.

Buon vicinato, cattiva trasparenza

L’Italia ha sottoscritto con Libia, Tunisia, Algeria ed Egitto 22 fra trattati, accordi, protocolli, addendum a protocolli, memorandum, “scambi di note” e “processi verbali” per la riammissione di migranti e la cooperazione di polizia. Ma di otto di questi documenti le nostre autorità non hanno reso pubblico il contenuto. Secondo un recente rapporto di ricerca sul “Diritto alla protezione” nel nostro Paese, questi accordi bilaterali «spesso assumono la forma di intese a carattere tecnico, sottratte a ogni controllo parlamentare, e non sempre sono pubblici, comportando un’importante mancanza di trasparenza».

La fabbrica di irregolari

E arrivò un altro decreto. Dopo la chiusura dell’“Emergenza Nord Africa”, con la coda di polemiche e critiche che si è portata dietro (https://viedifuga.org/?p=7666), compare sulla Gazzetta Ufficiale del 12 marzo un decreto “ad personas”, ovvero rivolto a tutte le persone che sono giunte in Italia tra il 1° gennaio e il 5 aprile 2011 in seguito ai fatti della “Primavera araba”. Il decreto prevede che, alla scadenza del 31 marzo, alle persone entrate in Italia tra gennaio ed aprile 2011, non verrà rinnovato il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Per loro restano così due sole possibilità: il rimpatrio assistito oppure la conversione del permesso “umanitario” in permesso di lavoro per motivi di lavoro, famiglia o studio. Dopo il 5 aprile 2011… Chi invece è entrato in Italia dopo il 5 aprile 2011 e non ha ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato politico, ha la ragionevole speranza che la sua posizione sia rivista e che gli sia riconosciuto il diritto a stare in Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Ma da dove nasce la data limite del 5 aprile 2011? Tra gennaio e aprile di quell’anno entrarono in Italia circa 23.000 persone in fuga dalla Tunisia in rivolta. Il governo italiano di allora, che in un primo momento parve non farsi carico della questione dato che molte di queste persone erano dirette in Francia, fu costretto, anche per l’atteggiamento delle autorità francesi che chiusero il valico di Ventimiglia, a prendere delle iniziative. Ai tunisini

Le printemps en exil

*di Silvia Ponzio “Le printemps en exil” é un webdocumentario in fase di progettazione che, coinvolgendo giornalisti di diverse nazionalità, ci racconta la rivoluzione, le speranze e i duri viaggi di alcuni ragazzi tunisini tra Tunisia, Italia e Francia.

“Asylum Levels and Trends 2011”: vecchie e nuove crisi nei Paesi di provenienza

Il nuovo rapporto “Asylum Levels and Trends 2011” dell’Unhcr aggiorna le statistiche dei Paesi da cui stanno fuggendo verso il mondo industrializzato più richiedenti asilo. Ma segnala anche i Paesi in crisi che, fra Africa e Vicino oriente, hanno registrato nel 2011 gli aumenti più consistenti.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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