La crepa di Carlos Spottorno e Guillermo Abril. ADD Editore, Torino, 2017.
Nel 2013 El Paìs Semanal commissiona al giornalista Guillermo Abril e al fotografo Carlos Spottorno un reportage ‘da copertina’ sulle frontiere calde d’Europa. Qualche anno dopo ne nascerà La crepa “un libro che ha qualcosa del romanzo fotografico, ma nulla di ciò che racconta è romanzato: è tutto vero” (La Monde).
Leggendo La crepa non ho potuto non pensare a Franz Kafka e alla parabola contenuta ne Il processo intitolata Davanti alla legge. Un uomo di campagna persegue la legge e spera di conquistarla entrando in un portone. Il guardiano del portone dice all’uomo che non può passarvi in quel momento ma l’uomo non demorde e “fa numerosi tentativi per passare e stanca il guardiano con le sue richieste. Il guardiano istituisce più volte brevi interrogatori, gli chiede notizie della sua patria e di molte altre cose, ma sono domande prive di interesse, come le fanno i gran signori, e alla fine gli ripete sempre che non lo può fare entrare. L’uomo, che per il viaggio si è provveduto di molte cose, dà fondo a tutto quanto ha di prezioso, tentando di corrompere il guardiano. Questi accetta ogni cosa, ma osserva: “Lo accetto soltanto perché tu non creda di aver trascurato qualcosa“.
Non a caso parte di questo testo di Kafka apre un altro bel libro che pone al suo centro le frontiere: La frontiera addosso di Luca Rastello. Infatti La crepa è un lavoro (reportage, racconto, inchiesta, graphic novel e chi più ne più ne metta) fotografico sulla Frontiera, sulle Frontiere. Quelle costruite nella cara vecchia Europa nel giro di pochi anni e che hanno cambiato un paesaggio fisico ma anche umano e sociale.
La crepa è innanzitutto un viaggio nel tempo (dal 2013 al 2016) e nello spazio (dall’Africa all’estremo nord della Finlandia) che sintetizza in modo onesto e intelligente il modello Europa, quello costruito dai nostri governanti, con la nostra connivenza negli ultimi anni. Anche se i due autori, entrambi spagnoli, Abril e Spottorno, partono per i viaggi che daranno il materiale per la costruzione del libro senza avere in mente una struttura precisa, se non quella di andare a vedere cosa succede nelle frontiere d’Europa. Anzi partono pieni di interrogativi: l’Europa è in grado di gestire la complessità che deriva dalla sua stessa identità plurale? Le istituzioni percepiscono la fragilità di un sistema che affronta la crisi migratoria con la politica della chiusura? Oppure l’Europa è attraversata da crepe, ben visibili in quei luoghi spezzati da fili spinati, muri e torrette di controllo e invisibili nelle nostre città (ma forse diventate ben visibili con l’attacco di Parigi)?
Tre anni di lavoro, decine di articoli, importantissimi riconoscimenti internazionali (World Press Photo a Spottorno, premio Atomium nella categoria Reportage a fumetti al Brussels Comic Strip Festival 2017, Menzione speciale dell’Aperture Photobook Award 2017), e finalmente nel 2017 La crepa arriva anche in Italia, pubblica da ADD editore. Imperdibile. Imperdibile per chi voglia far un po’ di pulizia nell’insieme di informazioni e di immagini che stanno togliendo ogni sensibilità. Imperdibile per chi voglia raccontare nelle scuole un po’ di attualità. Imperdibile per chi si rifiuta di farsi addormentare la coscienza.
Carlos Spottorno & Guillermo Abril – La Crepa
ADD Editore, Torino 2017
Pagg. 171, colori, € 28
ISBN 9788867831647
www.addeditore.it
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