Skip to content

Archivio Month: Gennaio 2023

Decreto flussi 2023 (e restrizioni all’ingresso legale): Migrantes, “sprechiamo risorse preziose”

Il decreto flussi 2023 appena uscito in Gazzetta ufficiale è «un segnale positivo, benché non ancora sufficiente». Ma il direttore della Fondazione Migrantes allarga la riflessione: «Mentre da un lato si continuano a limitare le opportunità di ingresso legali in Italia, dall’altro in base al memorandum Italia-Libia sono state respinte 100 mila persone dal 2017 ad oggi. Oltre all’evidente tragedia umana, si tratta di risorse preziose che, unitamente alle decine di migliaia di lavoratori immigrati irregolari presenti sul territorio nazionale, con opportune misure di regolarizzazione potrebbero essere più e meglio valorizzate per costruire insieme il futuro sociale ed economico del Paese».  

Lavori di conversione decreto 1/2023: il TAI sugli emendamenti presentati (e per fortuna bloccati)

L’abrogazione della protezione speciale, nuovi ostacoli per i ricongiungimenti familiari, l’azzeramento delle garanzie per gli stranieri in attesa di espulsione dai CPR e l’introduzione di una procedura d’asilo accelerata alle frontiere. Li prevedevano alcuni emendamenti presentati in commissione alla Camera nei lavori per la conversione del DL 1/2023. Per fortuna queste proposte di modifica sono state dichiarate inammissibili dai presidenti delle commissioni coinvolte. Il commento del Tavolo nazionale asilo e immigrazione.

Ucraina

L’Ucraina è uno stato dell’Europa orientale che si posiziona alla 74º posizione nell’indice di sviluppo umano. È uno dei paesi più poveri d’Europa per PIL pro capite. Tuttavia, grazie alla presenza di estese pianure fertili, l’Ucraina è dei uno maggiori esportatori di grano al mondo. 2014: anno zero della guerra russo-ucraina In Ucraina vi è un conflitto armato che dura da otto anni, da quando la Russia, nel 2014, ha invaso e annesso la Crimea, territorio appartenente all’Ucraina. Tale azione di forza è stata la risposta russa alle manifestazioni di piazza di Kiev cominciate il 21 novembre 2013. Manifestazioni spontanee della popolazione legate alla sospensione, da parte del governo ucraino – presieduto da Viktor Janukovich – dei preparativi per la firma di un accordo tra Ucraina ed Unione Europea di associazione e libero scambio.Le proteste sono durate tre mesi ed hanno assunto le caratteristiche di una guerra civile. Dopo molti scontri e oltre 100 morti, il 21 febbraio Viktor Janukovich è fuggito e ha lasciato l’Ucraina. La crisi in Crimea è iniziata pochi giorni dopo, il 26 febbraio 2014, quando un gruppo di uomini ha fatto irruzione nel Parlamento di Simferopoli, capitale della Repubblica autonoma di Crimea issando sul tetto la bandiera russa. Nei giorni successivi c’è stata una progressiva invasione di truppe russe in Crimea che hanno preso il controllo delle strade principali, dell’aeroporto e circondato le basi militari ucraine impedendo di fatto l’uscita ai militari. Nello stesso lasso di tempo, la Russia ha assunto con la forza il

Afghanistan

Popolazione: 32.000.000 Capitale: Kabul  L’Afghanistan (ufficialmente Repubblica Islamica dell’Afghanistan) è uno stato dell’Asia centrale che confina con Iran, Turkmenistan, Pakistan, Uzbekistan, Tagikistan e con la Cina nel cosiddetto corridoio del Vacan (lembo di terra che si trova totalmente nella zona del Pamir). È una terra d’incontro millenaria fra diverse popolazioni dove tutt’ora coabitano popoli di origine iranica, turca e indiana. Le lingue ufficiali sono due e riflettono i due gruppi etnici prevalenti: il dari (gruppo persiano) e il pashtu (gruppo pashtun).

Trieste è bella di Notte – il tour con gli autori al cinema

Il confine tra Italia e Slovenia è sulle colline, sopra Trieste.Se lo attraversi a piedi di notte le luci della città brillano nel mare. Può sembrare l’avverarsi di un sogno. O l’inizio di un incubo. Trieste è bella di notte è un film il nuovo film di Matteo Calore , Stefano Collizzolli, Andrea Segre e sarà presentato in anteprima internazionale domenica 22 gennaio al Trieste Film Festival – Alpe Adria Cinema. Il film è un documentario che racconta ciò che accade nel confine tra Slovenia e Italia, qualche chilometro sopra Trieste, dove giungono i migranti asiatici della rotta balcanica. Si tratta di un lavoro particolare e complesso, descritto come “un intreccio corale di tempi e spazi non lineari, un inseguirsi di memorie e di speranze, di video frammenti e racconti in presa diretta, di incubi passati e paure future.” Da lunedì 23 il film sarà portato in giro per l’Italia con un tour che interesserà diverse città. Il tour partirà dalla città di Udine e si sposterà secondo un calendario ancora non esaustivo ma in via di aggiornamento quotidiano. È anzi possibile richiedere di organizzare una o più proiezioni nella propria città, se non indicata, scrivendo a ZaLab. ZaLab sta costruendo una tournée più ampia e densa possibile “nella convinzione che il cinema ha senso quando fa incontrare uomini e donne, in sala ed in altri luoghi fisici e condivisi”. Le richieste arrivate per organizzare sono moltissime (per fortuna), e non è possibile per ZaLab essere ovunque; per questo, Trieste

“Richiedenti asilo, accoglienza e documenti entro 20 giorni”: a Bologna una sentenza storica

Il Tribunale di Bologna, grazie al lavoro del CIAC e di alcuni avvocati, ha dato torto alla Questura e alla Prefettura di Parma, imponendo agli enti pubblici il rapido rilascio di un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo e l’accesso all’accoglienza per i migranti a cui erano stati negati i diritti fondamentali.   Parma, estate 2022: arrivano in città, come del resto in altre città italiane, vari cittadini stranieri che non hanno avuto la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo e di accedere all’accoglienza. La loro domanda ha trovato un vero e proprio muro di gomma da parte dell’amministrazione pubblica, che li ha costretti a vivere per strada per diversi mesi, creando gravi disagi. Alla fine dell’estate, dal momento che la situazione non si sblocca, alcune di queste persone decidono di far sentire la loro voce: si stabiliscono davanti alla sede del CIAC in via Cavestro. L’associazione si fa subito carico della situazione, prima lanciando un appello all’accoglienza e poi promuovendo vari incontri con le istituzioni. Alcuni dei migranti trovano un’accoglienza temporanea ma la situazione rimane complessa. Vengono anche coinvolti alcuni avvocati esperti di diritto dell’immigrazione e soci dell’ASGI. Attraverso di loro i migranti fanno ricorso contro la Prefettura e la Questura di Parma presso il Tribunale ordinario di Bologna. Finalmente, oggi il CIAC ha dato notizia della sentenza: «Il Tribunale ha dato torto alla Questura e alla Prefettura – comunica l’associazione -, imponendo agli enti pubblici il rilascio, entro 20 giorni, di un permesso di

Repubblica Centrafricana

Popolazione: 4.422.000 ab. (stima ONU 2009) Capitale: Bangui La Repubblica Centrafricana è un paese senza sbocchi sul mare situato nel cuore dell’Africa centrale. La Repubblica Centrafricana confina a ovest con il Camerun, a nord con il Ciad, a nord-est con il Sudan, a est con il Sudan del Sud e a sud con Repubblica Democratica del Congo e Repubblica del Congo. Tipo di governo e politica recente Indipendente dal 1960, anno dell’affrancamento ufficiale dal dominio coloniale francese, la Repubblica Centrafricana è stata governata, nei trent’anni successivi, da figure autoritarie, succedutesi le une alle altre tramite colpi di stato. Nel 1993 le prime elezioni multipartitiche – svoltesi sotto il controllo della comunità internazionale – vedono l’affermazione di Ange-Félix Patassé il quale riesce, nonostante il calo dei consensi dato dal diffondersi di corruzione e clientelismo, a farsi confermare alla guida del paese nel 1999. L’insofferenza per il governo Patassé si traduce in un primo, fallito tentativo di colpo di stato (2001) seguito da una dura rappresaglia. Patassé deve però arrendersi al golpe successivo, guidato nel 2003 dal generale Bozizé (foto George Gobet/AFP), il quale, una volta guadagnato il potere, procede a convocare in breve tempo un Consiglio Nazionale di Transizione a larga base rappresentativa per riscrivere la costituzione. Malgrado ciò, il colpo di stato di Bozizé è ampiamente osteggiato dal movimento Union des forces démocratiques pour le rassemblement (Unione delle Forze Democratiche per l’Unità) capeggiato da Michel Djotodia e il dissenso prende, in breve tempo, la forma di una lotta armata. Nonostante l’opposizione di

Frontiere europee: tra passato prossimo…

Alle frontiere esterne dell’UE sono stati registrati nel 2022 330 mila attraversamenti “irregolari” da parte di migranti e rifugiati. L’Europa risponde con i “muri” e con progetti e proposte della Commissione UE che autorizzerebbero gli Stati ad adottare deroghe alle procedure e alle normali garanzie in materia di protezione internazionale.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni