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Archivio Month: Maggio 2024

Presente e futuro del diritto di asilo in Italia e in Europa

Università di Milano-Bicocca. Il 31 maggio dalle ore 14 alle ore 19 presso l’Univesità milanese si terrà, in occasione della presentazione del volume “Diritto d’asilo. Report 2023. Liberi di scegliere se migrare o restare?”, un incontro di approfondimento sul diritto di asilo in Italia e in Europa; aperto a tutti.

Osservatorio Rosarno, MEDU: “I due nuovi insediamenti istituzionali non bastano”

Fra i braccianti stranieri assistiti da MEDU nella Piana di Gioia Tauro, ormai quasi tutti regolari, quasi due su tre appartengono al “mondo” del diritto alla protezione: il 29% ha la protezione speciale, il 18% la protezione sussidiaria, il 9% è richiedente asilo, il 3% ha un permesso per “casi speciali” e il 2% lo status di rifugiato.

CPR, Milano: “Il sindaco chieda la chiusura di via Corelli”. Torino e la “giurisdizione apparente”

Nei giorni di una recisa presa di posizione del presidente della CEMI e della Fondazione Migrantes («La costruzione di CPR è l’ultima, costosa, inutile cosa a cui pensare per governare l’immigrazione, per tutelare i cittadini italiani e le persone migranti e per rendere sicure anche socialmente le nostre città»), a Milano parte un’iniziativa popolare perché il sindaco Sala chieda al Viminale la chiusura del CPR di via Corelli. Mentre a Torino una nuova ricerca sulla giurisdizione del Giudice di pace in materia di trattenimento nel CPR di corso Brunelleschi conferma le gravi carenze già denunciate sette anni fa.

Dai container a una casa. Storia di un affido

Da Parma arriva una storia che è una buona pratica e un buon esempio di quanto la società civile possa essere il motore di un cambiamento di paradigma: Bashir, 17 anni, è passato dall’essere un immigrato gambiano “accolto” in un container a essere un adolescente accolto in una famiglia.

Le iniziative di migrAzioni 2024

Oggi, lunedì 13 maggio Jody Wiliams (l’insegnante e attivista statunitense vincitrice del premio Nobel nel 1997 per la sua campagna internazionale contro le mine anti uomo) e Samia Nkrumah (politica e attivista ghanese) incontreranno a Potenza i bambini rifugiati che frequentano diversi istituti scolastici cittadini e che sono ospiti del progetto SAI del Comune di Potenza. L’incontro inaugura il programma di MigrAzioni 2024.

Aerei ONG: “Senza le nostre ricognizioni 480 migranti sarebbero stati riportati nell’inferno di Libia”

Chiunque si trovi in mare, anche solo in barca a vela, e sia testimone di una situazione di pericolo «ha il diritto, anzi soprattutto il dovere, di segnalarlo alle autorità. Questo è ciò che facciamo, del tutto in linea con il diritto internazionale, e continueremo a farlo, facendo fronte alle conseguenze delle nostre azioni». Sea Watch sulle ordinanze ENAC di “interdizione” agli aerei di ricognizione delle ONG nella Sicilia occidentale. ***Aggiornamento 21 maggio: l’aereo Seabird di Sea Watch multato per 2.064 euro***   Secondo l’ONG Sea Watch, senza l’intervento degli aerei da ricognizione delle ONG da gennaio di quest’anno oltre 480 migranti sarebbero stati riportati nellì’inferno di Libia e «la complicità dell’Europa nei respingimenti illegali sarebbe rimasta segreta». Sono stati giorni di polemiche (e di incredulità) sulle cinque ordinanze dell’ENAC (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) emesse nel giro tre giorni, fra il 3 e il 6 maggio, con un unico oggetto: “Interdizione all’operatività dei velivoli e delle imbarcazioni delle ONG sullo scenario del Mare Mediterraneo centrale”, e un unico “ordine”: «Chiunque effettua attività in ambito search and rescue al di fuori delle previsioni del quadro normativo vigente è punito con le sanzioni di cui al Codice della navigazione, nonché con l’adozione di ulteriori misure sanzionatorie quali il fermo amministrativo dell’aeromobile».  Se i salvataggi diventano “prelievi” Ha denunciato Sea Watch: le ordinanze «hanno il chiaro scopo di fermare i nostri aerei da ricognizione, gli unici occhi della società civile nel Mediterraneo».  Poi, la portavoce della ONG Giorgia Linardi ha commentato: «Utilizzano fra

Paesi “sicuri”: per decreto degli Esteri sono ormai 22

All’ultima lista sono stati aggiunti sei Stati. Colpisce in particolare la “promozione” di Colombia e Camerun, due Paesi classificati fra i Paesi al mondo più precari per quanto riguarda gli indicatori di pace e sicurezza interna, ma anche dell’Egitto, che si trova fra gli ultimi Paesi dell’area “media” del Global Peace Index. ***Aggiornamento 14 maggio: “Io, fuggito dal Camerun perché perseguitato come cristiano” (una testimonianza raccolta da MEDU a Oulx)***

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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