I candidati sono 700 nel Lazio, 589 in Piemonte e 581 in Lombardia. Il Garante nazionale infanzia: «Un patrimonio di generosità e solidarietà che non può e non deve andare perduto: per questo è fondamentale attivare percorsi formativi in tutte le regioni e che i Tribunali per i minorenni procedano con speditezza alle nomine dei tutori».
Sono ben 700 in Lazio i cittadini che hanno manifestato la propria disponibilità a diventare tutori volontari di minori stranieri non accompagnati secondo quanto previsto dalla legge 47/2017. Il Lazio è la regione in testa a questa “classifica” nazionale. Seguono il Piemonte e, terza, la Lombardia, con quasi 600 candidati ciascuna.
In totale, secondo dati del Garante nazionale infanzia, i candidati sono ad oggi circa 4.000.
Per l’Autorità garante «i tratta di un dato significativo che dimostra la straordinaria partecipazione con cui le persone stanno rispondendo all’appello a far da guida ai tanti ragazzi che arrivano nel nostro Paese senza adulti di riferimento. Un patrimonio di generosità e solidarietà che non può e non deve andare perduto: per questo è fondamentale che i percorsi formativi vengano attivati in tutte le regioni, che i Tribunali per i minorenni procedano con speditezza alle nomine dei tutori. E che siano riconosciuti alle nuove figure polizze assicurative, permessi di lavoro e rimborsi per le spese vive sostenute. Tutti abbiamo la responsabilità di valorizzare e sostenere i tanti cittadini che, fidandosi di noi, si sono dichiarati disponibili a svolgere il ruolo di tutore».
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