Skip to content

Brutta aria in “campagna”: quel razzismo in libertà

Si conclude domani l’iniziativa di monitoraggio di Amnesty International sulle espressioni razziste, xenofobe e discriminatorie dei candidati alle elezioni del 4 marzo. Sono circa 300 le affermazioni «offensive», «gravi» o «molto gravi» diffuse contro migranti, rifugiati, immigrati e rom. *** Aggiornamento: clicca qui per il rapporto finale del monitoraggio (primavera 2018) ***. 

 

Febbraio è terminato a quota 300: circa 300 affermazioni «offensive», «gravi» o «molto gravi» diffuse contro migranti, rifugiati, immigrati e rom sulle pagine social di un campione rappresentativo di candidati alle elezioni del 4 marzo monitorato ogni giorno dall’iniziativa “Il barometro dell’odio” di Amnesty International Italia.

Alla voce “Razzismo e xenofobia” il sito del monitoraggio riporta anche i partiti politici più segnati da questo tipo di dichiarazioni. Senza, va detto, suscitare (troppe) sorprese: Lega in primis, seguita da Fratelli d’Italia, poi Forza Italia, ma anche Movimento 5 stelle (per un 2%).

Amnesty nei giorni scorsi ha pubblicato in un “report” di metà percorso alcune delle affermazioni di hate speech cadute nella sua rete.

In aggiunta “Il barometro dell’odio” prende in esame anche le dichiarazioni di “Discriminazione religiosa” e quelle “di genere”.

Il monitoraggio è partito l’8 febbraio e si conclude domani, ormai alle soglie dell’election day del 4. Centinaia di attivisti di Amnesty hanno monitorato i profili Facebook e Twitter di tutti i 1.392 candidati ai collegi uninominali per le elezioni di Camera e Senato dei primi quattro partiti e coalizioni.

Ma sono stati passati al setaccio, precisa Amnesty, «anche i profili di tutti e 17 i leader più i nove candidati a presidente della Regione Lazio e i sette a presidente della Regione Lombardia». Il totale generale comprende così 1.425 candidati.

Nei giorni scorsi a Torino, il 24 febbraio, in legame ideale con la manifestazione nazionale “Mai più fascismi, mai più razzismi” il movimento ACMOS ha organizzato la street paradeRespiro: il coraggio di vivere nelle diversità“: «L’odio sta inquinando le nostre esistenze. Noi rispondiamo a chi lo utilizza, per fini politici e personali, con l’ironia. Abbiamo deciso di sfilare per le vie della città perché non è possibile restare a guardare: è tempo di reagire e di tutelarci da tutto questo smog».

Parole a rischio

“Bisogna dire no alla xenofobia, al rancore sociale e agli ‘imprenditori della paura’: dobbiamo unire l’Italia, ‘ricucire’ le nostre comunità. In nome di Dio invochiamo sobrietà, pace e dialogo” (card. Gualtiero Bassetti, presidente CEI).

“Il modo di parlare, alimentare alcune interpretazioni ed esasperare alcuni fatti dentro la logica di una cultura di razza porta chiaramente a far emergere alcuni fenomeni che sono latenti come quelli razzisti, che fortunatamente fino ad oggi non si erano molto evidenziati sul piano culturale. Ma soprattutto, c’è il rischio di alimentare una nuova forma di terrorismo fai da te nelle nostre città… Utilizzare termini per comunicare l’immigrazione come ‘bomba sociale’, ‘disastro sociale’ significa non interpretare una sfida che invece è importante, oggi che – lo hanno ripetuto più volte il Papa e i vescovi italiani – si chiede un impegno per la sicurezza sociale, per progetti e percorsi di integrazione, mediazione sociale e culturale” (mons. Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara e già direttore della Fondazione Migrantes).

Da Vatican News e agenzia SIR, 5 febbraio 2018, dopo i fatti di Macerata.

 Allegato

Il dossier 10 cose da sapere su migranti e immigrazione (Caritas Italiana, febbraio 2018, file .pdf 1 mbyte)

 

 

 

 

Condividi su…

Articoli correlati

Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni