Il nuovo rapporto “Asylum Levels and Trends 2011” dell’Unhcr aggiorna le statistiche dei Paesi da cui stanno fuggendo verso il mondo industrializzato più richiedenti asilo. Ma segnala anche i Paesi in crisi che, fra Africa e Vicino oriente, hanno registrato nel 2011 gli aumenti più consistenti.
Afghanistan, Cina, Irak, e poi Serbia (e Kossovo), Pakistan, Iran, Federazione Russa e infine Somalia, Eritrea, Nigeria: è la lista dei 10 Paesi da cui, nel 2011, sono fuggiti verso i Paesi industrializzati del pianeta più richiedenti asilo.
I principali Paesi di provenienza sono all’incirca gli stessi da anni. Ma i movimenti di posizione all’interno di questo elenco non mancano. Ad esempio l’Afghanistan, la cui “pacificazione” si rivela di settimana in settimana sempre più fallimentare, nel 2011 è tornato ad essere, dopo il 2009, il primo Paese d’origine di richiedenti asilo nei Paesi industrializzati, con 35.700 domande. Nel 2010 era in seconda posizione, nel 2007 addirittura in ottava.
La Cina capital-comunista, seconda posizione nel 2011 (ben 24.400 richieste d’asilo sempre nei soli Paesi industrializzati), occupava la quinta nel 2009. Un altro Paese ufficialmente (quasi) pacificato, l’Irak, che nel 2011 occupa la terza posizione con 23.500 richieste d’asilo, oscilla dal 2007 fra la prima e la quarta.
I dati della Serbia comprendono il Kossovo separatista e autonomo. Nel 2011 questo Stato è in quarta posizione, mentre nell’anno precedente si trovava in prima (il fenomeno era stato favorito, nel 2009, dall’introduzione della possibilità di entrare nell’Unione europea senza visto per i cittadini con passaporto serbo).
Ma il nuovo rapporto semestrale Asylum Levels and Trends in Industrialized Countries 2011 dell’Unhcr mette in evidenza un’altra breve lista: quella dei quattro Paesi che nel corso del 2011 hanno visto crescere in maniera esponenziale i propri cittadini in fuga da guerra e violenze e, di conseguenza, le domande di protezione all’estero (anche se, vale la pena di ricordarlo, qui i numeri assoluti sono più contenuti rispetto ai 10 Paesi con gli esodi maggiori): si tratta della Libia (3.800 richiedenti asilo nel 2011, cinque volte il dato registrato l’anno prima) e della Tunisia (7.900 richiedenti asilo nel 2011, nove volte il dato del 2010); della Costa d’Avorio, dove l’escalation di violenze seguita alle elezioni presidenziali di fine 2010 ha causato 3.000 morti, 500 mila sfollati e, nel solo 2011, 5.200 domande d’asilo nei Paesi industrializzati (+ 180% rispetto al 2010); e infine, della Siria in rivolta e abbandonata a stessa, che nel 2011 ha visto la fuga di 8.400 richiedenti asilo, con un aumento del 68% rispetto all’anno precedente.
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