La circolare del 4 febbraio sul nuovo schema di capitolato di appalto per i CAS delude la campagna Io Accolgo: «Continuano ad essere escluse le azioni di inclusione e integrazione sociale e si apre l’accesso a soggetti del mercato privato senza competenze».
«La circolare del Viminale che reinterpreta il capitolato per le gare con le quali si assegnano i posti per i centri di accoglienza straordinaria (CAS) non modifica, come ci aspettavamo e come sarebbe stato giusto, le modalità di gestione dei centri. Continuano ad essere escluse le azioni di inclusione e integrazione sociale, si apre l’accesso a soggetti del mercato privato senza competenze ed esperienze (per far fronte alle tante gare andate deserte) e si suggerisce un rialzo della base d’asta che rischia di favorire i grandi centri».
E’ quanto ha affermato ieri la campagna Io Accolgo, raffreddando eccessivi entusiasmi, sulla nuova circolare del 4 febbraio trasmessa ai Prefetti dal Dipartimento Libertà civili e immigrazione per contrastare «la mancata presentazione di offerte» ai bandi di gara.
Nella circolare «mancano ancora quegli elementi di discontinuità promessi – commenta la campagna della società civile -. Ma siamo ottimisti: arriveranno presto…!».
Collegamento
Circolare del 4 febbraio, altri commenti raccolti da Redattore sociale (6 febbraio 2020)
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