A Bergamo il 7 luglio si è tenuto un incontro del Movimento migranti e rifugiati. All’ordine del giorno, il percorso di una mobilitazione nazionale e la Carovana europea per il diritto di asilo “No Dublino II”, che adesso hanno un’agenda precisa.
Nel segno di Nelson Mandela («Non siamo ancora liberi, abbiamo solo raggiunto la libertà di essere liberi»), oltre una cinquantina tra attivisti, militanti antirazzisti, rifugiati, migranti e cittadini hanno partecipato due giorni fa, a Bergamo, a un incontro nazionale del Movimento Migranti e Rifugiati. Hanno preso parte all’assemblea delegazioni provenienti da Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Trento, Torino, Pisa oltre che, come era naturale, dalla città ospitante.
All’ordine del giorno, il percorso di una mobilitazione nazionale e la Carovana europea per il diritto di asilo “No Dublino II”.
Nel corso dell’incontro, spiega un sintetico report diffuso dal Movimento dopo l’iniziativa, «sono state illustrate le ragioni che hanno portato a queste proposte, sottolineando la centralità dell’antirazzismo e la questione della dignità come elemento di collegamento e di connessione tra i bisogni dei rifugiati, dei migranti, dei senza casa e la lotta per il reddito e il lavoro in generale».
Inoltre, vari interventi, soprattutto dei rifugiati, hanno insistito sulla necessità di guardare oltre l’Italia («che dopo oltre 150 anni di storia non ha una legge organica dignitosa sull’asilo») attraverso l’allargamento del terreno delle lotte sul tema dell’asilo presso il Parlamento Europeo e l’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU: «Perché mentre l’Europa nega l’accesso all’asilo attraverso il regolamento “Dublino II”, la Convenzione di Ginevra del 1951 risulta arretrata dal punto di vista di chi oggi viene definito rifugiato. Perché oltre alla nazionalità del richiedente non viene presa in considerazione quella del “luogo di residenza” della persona stessa? Questo è stato uno degli elementi di esclusione di molte persone giunte in Italia dalla Libia, della quale non erano originari, in seguito alle rivolte avvenute sulla sponda sud del Mediterraneo nel 2011, in Libia e Tunisia».
Da qui le decisioni e l’agenda uscite dall’assemblea di Bergamo (vedi l’allegato a questa notizia), che include tra l’altro:
- Il 18 e 19 ottobre 2013, uno sciopero e una manifestazione nazionale a Roma, allargando l’invito a movimenti e associazioni;
- L’organizzazione della prima Carovana europea per il diritto di asilo “No Dublino II” nel mese di marzo 2014 verso Strasburgo, sede del Parlamento Europeo: «Tale iniziativa, sul piano operativo, avrà una dislocazione (iniziale) territoriale/regionale come ad esempio il Sud (Napoli), il Centro (Roma), il Nord-Est (Bologna) e il Nord-Ovest (Torino)».
- L’elaborazione di un dossier in vista della Carovana.
- A breve, la convocazione di una riunione con le realtà internazionali per una maggior condivisione della Carovana.
Per ulteriori informazioni: movimentomigrantirifugiati@gmail.com
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Allegato
Il report di Bergamo 7 luglio (Movimento migranti e rifugiati, 9 luglio 2013, file .doc)
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