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Rispetto a due anni fa si sono quasi dimezzati i permessi di soggiorno concessi in Italia per asilo e motivi umanitari. In totale, oggi i cittadini non comunitari soggiornanti nel nostro Paese come “rifugiati” sono poco meno di 77.000.

Dopo il “picco” del 2011 si sono quasi dimezzati, nel 2012, i permessi di soggiorno concessi in Italia per asilo e motivi umanitari: il dato è passato dai 42.672 di due anni fa ai 22.916 dell’anno scorso. Nel 2012 questa categoria ha rappresentato il 9% dei “nuovi flussi” di cittadini extracomunitari, contro il 16% dell’anno precedente.

Il fenomeno si inscrive, ha rivelato l’Istat aggiornando la serie statistica sui cittadini non comunitari “regolarmente soggiornanti”, in una generale, «netta diminuzione di nuovi ingressi di cittadini stranieri non comunitari»: durante il 2012, infatti, sono stati rilasciati circa 264.000 nuovi permessi di soggiorno, quasi il 27% in meno rispetto all’anno precedente (anche se in cifra assoluta, nel 2012, i non comunitari soggiornanti in Italia sono aumentati di 127.000 unità, raggiungendo le 3.764.000 persone all’inizio di questo 2013).

L’accoglienza del Sud

In totale, secondo dati dell’istituto nazionale di statistica che non contemplano i permessi di lungo periodo e le carte di soggiorno, nel nostro Paese all’inizio del 2013 vivono 76.803 persone con permesso di soggiorno per motivi d’asilo o umanitari (poco più di 61.000 maschi e poco più di 15.000 femmine). La parte del Paese che ne ha accolti di più è il Sud che, comprendendo le Isole, ne ospita quasi 27.000. Seguono il Centro con circa 19.400 persone, il Nordest con 12.600 e il Nordovest con 18.000.

A livello nazionale la regione con il maggior numero di presenze “rifugiate” è il Lazio (12.600). Al Nord è la Lombardia (10.800), seguita molto a distanza dal Piemonte (5.800, poco più dell’Emilia-Romagna); nelle province di Milano e Torino, le due metropoli del Settentrione, i soggiornanti rifugiati sono rispettivamente 4.800 e e meno di 4.100. Ma si impone, al confronto, il pesante carico di prima accoglienza sostenuto da alcune regioni meridionali: quasi 8.100 “rifugiati” in Sicilia di cui 2.200 nella sola provincia di Caltanissetta, 5.400 in Calabria di cui 3.800 nella sola provincia di Crotone, e 7.500 in Puglia, di cui 3.200 nella sola provincia di Bari e 2.300 in quella di Foggia.

Allegato

I cittadini non comunitari presenti in Italia, per motivo, regione e provincia al 1° gennaio 2013 (tabella .xls)

Collegamento

I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti (comunicato Istat e file integrali)

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