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Locandina del documentario

Guerre aux frontières – di Didier Seynave – Documentario – Belgio 2010 

Didier Seynave, cineasta belga, ha realizzato un importantissimo documentario, troppo poco diffuso fuori dai confini delle terre francofone, intitolato La guerre aux frontières. Il documentario, di taglio divulgativo, racconta il modo in cui l’Unione europea “controlla” le sue frontiere.

Dopo quattro anni di lavoro (dal 2006 al 2010), Seynave ha prodotto tre versioni del documentario, una di cinque ore e mezza (per i coriacei), una di 71 minuti (per gli addetti ai lavori) e una di tre quarti d’ora (da diffondere nelle scuole) ma in Belgio si sta anche pensando a una versione per la tv, in due parti da 52 minuti. 

L’idea di realizzare La guerre aux frontières cominciò durante un viaggio di Seynave in Marocco quando il documentarista si rese conto che i marocchini che desideravano entrare in Europa (per le più varie motivazioni) incontravano difficoltà, letteralmente insormontabili, e non a causa della legislazione del loro Paese ma per le barriere, sempre più alte, innalzate dall’Europa per “proteggersi”. La nota caratterizzante del lavoro di Seynave è il tentativo di raccontare esaustivamente la migrazione verso l’Europa e a questo intento si devono ricollegare sia la durata del documentario che i quattro anni di lavori per la sua realizzazione. Il documentario, diviso in 25 capitoli concernenti 25 diverse sfaccettature della migrazione, offre un quadro che è la storia di un migrante dal momento in cui decide di lasciare il proprio Paese di origine, per motivazioni politico e/o economiche, fino al suo arrivo in Europa e alla sua ipotetica regolarizzazione.

Altra peculiarità del documentario è la scelta narrativa: la storia non è raccontata dal migrante stesso ma viene tracciata attraverso delle interviste a personalità del mondo associativo e politico europeo. Gli intervistati, in totale 36 persone, spiegano i diversi momenti del processo di migrazione e nonostante il tono sia sempre sobrio, il contenuto dei lori discorsi tenuti davanti alla telecamera di Seynave, è carico di accuse, di appelli, di dolore.

La guerre aux frontières è un lavoro fondamentale, soprattutto in questa lunghissima stagione di omertà in cui a livello internazionale si moltiplicano le giornate ufficiali per celebrare i migranti e i rifugiati e a livello nazionale ed europeo si lasciano annegare centinaia di persone bloccate al di là delle nostre “barriere protettive”.

Per maggiori informazioni sul documentario e sulla possibilità di ottenere copia dei 2 dvd: www.laguerreauxfrontieres.com 

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