Nell’ultimo anno, secondo i dati dell’agenzia Ue con sede a Varsavia, la “fortezza Europa” ha intercettato 140.000 attraversamenti illegali delle frontiere esterne e ha individuato nel suo territorio 344.000 migranti senza permesso di soggiorno. Mentre nei soli primi nove mesi del 2011 ha effettuato 107.000 rimpatri di migranti illegali.
Vittime, naufragi, morti e sopravvissuti ai confini d’Europa: per Frontex non esistono. Almeno secondo i Fran Quarterly, cioé i rapporti trimestrali con i quali l’agenzia dell’Ue per la sicurezza alle frontiere informa sull’immigrazione e i traffici illegali ai confini dell’Unione. In questi documenti in inglese si parla di migranti intercettati, di respingimenti, di rimpatri e poi di trafficanti, narcotraffico, auto rubate, contrabbando di sigarette. Però si cercheranno invano parole come victim, dead, shipwreck, survivor…
Perché un paio di questi termini facciano qualche apparizione bisognerà attendere probabilmente il General report 2011 che l’agenzia pubblicherà entro fine marzo[1]. Ma per il momento l'”Europa vista da Frontex” sta soprattutto nell’ultimo Fran Quarterly, 42 pagine aggiornate al terzo trimestre 2011. Fran sta per Frontex Risk Analysis Network, cioé la rete informativa delle autorità di frontiera dei Paesi membri dell’Ue e i cui flussi di dati vengono elaborati e pubblicati dalla Frontex Risk Analysis Unit (Frau).
“Illegali”,”clandestini”
Nella sola rovente estate 2011, fra luglio e settembre, sono stati scoperti 38.500 attraversamenti illegali delle frontiere esterne dell’Unione (il 10% in più rispetto al rispettivo trimestre del 2010). La metà dei migranti, 19.300, sono stati intercettati nel solo settore del Mediterraneo orientale (di cui oltre 18.500 lungo il solo confine di terra fra Grecia e Turchia, lungo il fiume Evros, contro le 10.500 registrate un anno prima, nel terzo trimestre 2010: + 77%) e un terzo nel solo settore del Mediterraneo centrale, quello del Canale di Sicilia (12.700 attraversamenti scoperti, peraltro in forte calo rispetto ai due trimestri precedenti, nell’allentarsi della cosiddetta “emergenza Nordafrica”). Nel Mediterraneo occidentale sono stati scoperti mentre cercavano di raggiungere la Spagna 3.600 migranti (due terzi in più rispetto al terzo trimestre 2010) e altri 50 sono stati scoperti sulla “rotta” dell’Africa occidentale sempre verso il territorio del Paese iberico. Circa 300 sono stati scoperti ai confini orientali terrestri dell’Europa orientale (Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Romania, Ungheria, Polonia e Finlandia) e circa 1.500 ai confini con i Balcani occidentali.
Ben uno su quattro di questi migranti intercettati erano afghani. La seconda nazionalità è quella pakistana (“solo” 5.600 migranti intercettati, ma con un incremento del 600% rispetto al terzo trimestre 2010), la terza quella tunisina (3.600 migranti intercettati, + 500%), la quarta quella nigeriana (3.200 migranti intercettati , addirittura + 1.200% rispetto a un anno prima).
All’interno dell’Ue, alle dogane di terra e di mare nel trimestre sono stati scoperti 770 tentativi di attraversamento «clandestini»; l’Italia è il Paese più interessato a quest’ultimo fenomeno – informa l’ultimo Fran Quarterly – «con 399 ingressi clandestini scoperti sul confine marittimo intra-Ue con la Grecia, oltre doppio di quelli scoperti nel medesimo periodo dell’anno precedente. La modalità è quella dei migranti nascosti nei Tir carichi di merci che vengono imbarcati sui traghetti per l’Italia».
Respinti, espulsi, rimpatriati
Sempre nel terzo trimestre 2011, i Paesi dell’Ue hanno effettuato oltre 30.000 respingimenti alle frontiere (+ 6% rispetto a un anno fa) e all’interno dei loro confini sono state scoperti circa 88.000 migranti senza permesso di soggiorno.
Ma le cifre della “fortezza Europa” non potevano dimenticare espulsioni e rimpatri. I provvedimenti di espulsione emessi nell’Ue sempre nel terzo trimestre 2011 sono stati 57.300, ma quelli cui ha effettivamente fatto seguito un effettivo rimpatrio sono stati due su tre, 37.700, in gran parte forzati, 20.400. Circa 350 di questi ultimi sono stati realizzati nelle costose “operazioni congiunte” coordinate proprio da Frontex. I Paesi che hanno effettuato più rimpatri sono il Regno Unito (9.900), seguito da Francia (3.700) e Grecia (3.600). Nel trimestre sono stati individuati, inoltre, 1.500 sospetti “facilitatori” dell’immigrazione illegale.
Su scala annuale, dall’ultimo Fran Quarterly emerge che in 12 mesi, dal 1° ottobre 2010 al 30 settembre 2011 la “fortezza Europa” ha intercettato oltre 140.000 attraversamenti illegali delle frontiere esterne, ha scoperto nel suo territorio poco meno di 344.000 migranti senza permesso di soggiorno e ha effettuato poco meno di 118.000 respingimenti alle frontiere. Mentre nei soli primi nove mesi del 2011 ha effettuato 107.000 rimpatri di migranti illegali.
Le domande d’asilo. E poi l'”altra” illegalità…
L’unica attenzione umanitaria che trapela dal terzo Fran Quarterly 2011 (lo ripetiamo: un rapporto di 42 pagine, non una sintetica newsletter o l’aggiornamento di un database) sta in alcune cifre sulle richieste d’asilo: nel trimestre preso in esame, i richiedenti protezione sono stati poco meno di 65.000: è il dato trimestrale più elevato registrato da Frontex a partire dal 2008, e rispetto al terzo trimestre del 2010 vede in forte aumento i richiedenti fuggiti dall’Afghanistan (+ 44%), dalla Nigeria (+ 187%), dall’Eritrea (+ 22%), dal Pakistan (+ 70%) e dalla Siria in rivolta (+ 100%)[2].
Il Fran Quarterly del terzo trimestre 2011 si conclude con le informazioni raccolte nel corso delle operazioni congiunte dell’agenzia per il contrasto delle «altre attività illegali lungo i confini» : il narcotraffico, il contrabbando di sigarette, nonché i traffici di auto rubate e di benzina in Europa orientale e nei Balcani.
Allegati:
“Fortezza Europa”/ 1: Alcuni indicatori registrati da Frontex (tabella .xls)
Vedi anche:
L’Europa vista da Frontex/ 2: Del Grande, “dati da inquadrare nella giusta prospettiva”
NOTE
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