Parte a Torino uno dei progetti individuali sostenuti dal progetto “Non solo asilo 2”: una scuola di calcio multiculturale per ragazzi che ha appena aperto le iscrizioni e oggi si presenta alla città. I beneficiari di “Non solo asilo 2” sono in tutto 35 fra Torino e Biella. Nei loro progetti personali, attività commerciali e di servizi ma anche corsi di formazione.
«Con noi si impara a giocare in tutte le lingue. Con noi si impara a parlare con tutte le persone del mondo. Con noi si impara a conoscere la cultura degli altri. Con noi si lotta contro il razzismo per il rispetto e l’integrazione…». Si parte a settembre, aveva garantito Patrick Neukeu. E a settembre si parte davvero: sono state aperte, a Torino, le iscrizioni alla scuola calcio Con noi per bambini, bambine, ragazzi e ragazze da 7 a 14 anni. Il progetto di Patrick Neukeu, rifugiato camerunense, si è realizzato in forma di associazione sportiva in collaborazione con la società Cit Turin e con il sostegno del progetto “Non solo asilo 2”.
“Con noi, per l’integrazione”
«Insegnerò a ragazzi stranieri e italiani a giocare a calcio: anche questo è un modo per favorire l’integrazione, lo scambio delle culture e la lotta contro il razzismo – spiega Neukeu -. Grazie ai miei rapporti con la squadra dei Survivor ho conosciuto bene l’ambiente del calcio in città e sono entrato in relazione stabile con la società Cit Turin, che gestisce l’impianto sportivo dove lavoreremo».
Saranno a disposizione dei ragazzi giocatori e tecnici professionisti «che potranno insegnare tutte le tecniche del calcio e della tattica di gioco e curare la preparazione atletica dei bambini».
Le scuole di calcio a Torino e altrove non mancano, ma non tutti possono spendere 3.000 euro l’anno. Così, alla scuola Con noi, gli allievi pagheranno una quota secondo le possibilità delle famiglie. La scuola si presenta oggi alla città in un incontro pubblico.
“Questo è il mio sogno”
Il progetto “Non solo asilo 2”, sostenuto dalla Compagnia San Paolo e gestito dalla cooperativa Orso, dall’ufficio Pastorale migranti di Torino e dal consorzio Filo da tessere, lavora sul non facile terreno che si apre oltre la soglia della prima accoglienza dei rifugiati. E cerca di superare «la tradizionale corrispondenza biunivoca operatore-rifugiato – si legge nei materiali di presentazione del progetto – a favore di una relazione con un gruppo in cui sono coinvolti più beneficiari, mediatori e operatori, per la gestione diretta di un piccolo capitale da parte del destinatario che ha presentato un proprio progetto», da solo o con altri. Il tutto nel «coinvolgimento diretto dei territori e delle realtà produttive nella realizzazione dei percorsi di autonomia delle persone».
I beneficiari, che sono stati selezionati a Torino e a Biella con i loro progetti nei mesi scorsi, sono 35 fra rifugiati, titolari di protezione internazionale e studenti universitari, uomini e donne, più o meno giovani. Hanno diritto a un importo economico fino a 6.000 euro, una somma che rappresenta «lo strumento che dà concretezza a progettualità che rispecchino reali desideri dei destinatari, e non richieste indotte da bandi o operatori».
Master & parrucche
Fra i progetti approvati e finanziati da “Non solo asilo 2” a Torino, oltre alla scuola di calcio Con noi c’è l’avvio di un’agenzia di trasporto persone in Gabon e di un’attività di trasporti conto terzi, di un’attività di vendita e trasformazione nel settore delle acconciature femminili, di un locale kebab, di un laboratorio di riparazione e vendita di componenti informatici, di varie attività di import-export (oggetti d’arte africana, borse e scarpe da donna, vestiario, tessuti in cotone, parrucche), di una gastronomia etnica d’asporto, di una sartoria. Ma anche: un corso per ottenere la patente “Cqc” per camionisti, un executive master in export management, un corso professionale con sostegno all’attività autonoma di estetista, il “semplice” (si fa per dire) sostegno per la formazione e la ricerca di un lavoro, una formazione professionale come pizzaiolo, una come Oss e un’altra ancora come fresatore, tutte e tre (si spera) con prospettiva di assunzione.
Allegato
Con noi si presenta: l’incontro del 28 settembre e i recapiti per info e iscrizioni
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