Le reti della società civile: “Un cambio di rotta per l’Agenda europea”

Nove reti di organizzazioni della società civile italiana chiedono una nuova Agenda europea sulle politiche migratorie: «Le politiche migratorie europee, che non prevedono un efficace sistema di ingresso legale, ad oggi non garantiscono di fatto la protezione e il rispetto della dignità delle persone che arrivano o che vorrebbero arrivare».

Global Trends 2016 e Giornata del rifugiato: il mondo celebra la sua sconfitta

33,9 milioni di rifugiati, sfollati e richiedenti asilo nel 1997, 65,6 milioni oggi: una comunità internazionale sempre più incapace di fronteggiare i “danni collaterali” di guerre, violenze e persecuzioni si ritrova a “celebrare” con queste cifre (pubblicate nel nuovo rapporto Global Trends 2016 dell’UNHCR) la Giornata mondiale del rifugiato 2017.

Frontiere orientali: “Se questa è Europa…”

Neanche le frontiere sbarrate e le barriere di filo spinato erette da Bulgaria e Ungheria sono state capaci di dissuadere rifugiati e migranti dal continuare a cercare protezione passando per le frontiere orientali dell’UE. Cinque ONG di Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia denunciano una “nuova normalità” di ingressi negati e respingimenti illegittimi.

Libia: diritto d’asilo cercasi, smarrito fra Bruxelles e Tripoli (passando per Roma)

La recente Comunicazione congiunta della Commissione e dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, il Memorandum Italia-Libia firmato il 2 febbraio e la Dichiarazione uscita dal Consiglio europeo di venerdì 3 alla Valletta hanno delineato un progetto di chiusura della “rotta” del Mediterraneo centrale che rischia di seppellire, di fatto, il diritto d’asilo nel Paese e ai […]

Un anno in Romania con i rifugiati

Silvia Ponzio, antropologa culturale torinese, ci racconta in un’intervista la sua esperienza in Romania in un campo di ricollocamento gestito da UNHCR e IOM in collaborazione con lo stato rumeno.

Crisi rifugiati: ma è questa l’Europa che vogliamo?

Dati e fatti dalle ultime cronache sulla crisi rifugiati. Acrobazie linguistiche sul Brennero. Ancora Idomeni, ancora le isole dell’Egeo, nell’umiliante periferia sudorientale dell’UE. Il desolante bilancio della “relocation” appena stilato dalla Commissione di Bruxelles. Mentre gli interrogativi sul sistema degli hotspot “all’italiana” arrivano in Europa.