È iniziato nei giorni scorsi a Torino il primo corso piemontese per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Si concluderà a metà dicembre, per un totale di 24 ore di formazione, ed è rivolto ai primi 100 di un totale di ben 500 candidati che hanno già risposto all’apposito bando “aperto” della Regione a partire dall’estate scorsa.
Un secondo corso partirà nel febbraio 2018 «e saranno attivati successivamente altri corsi sino a esaurire tutte le richieste giunte alla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza – come informa la Giunta regionale -. Saranno in parte consistente erogati in modalità a distanza per favorire la partecipazione di candidati residenti in tutto il territorio piemontese».
Il corso appena partito è frutto di una convenzione firmata dalla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, dalla Regione Piemonte, dall’ANCI Piemonte e dai dipartimenti di Giurisprudenza, Culture, Politica e Società e Psicologia dell’Università di Torino.
Queste le “materie” di insegnamento: la Convenzione sui diritti dell’infanzia; il contesto torinese e la situazione piemontese; i bisogni, le aspettative e le caratteristiche del MSNA; il sistema di accoglienza; i servizi socio-assistenziali territoriali, il tutore, il Tribunale per i minorenni, la Procura minorile e il Giudice tutelare; la scuola e l’accompagnamento verso l’autonomia, «con grande attenzione agli impegni derivanti dall’assunzione della tutela».
Sottolinea Rita Turino, Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza: «Per il Piemonte si tratta di un’esperienza assolutamente innovativa, essendo fino ad oggi le tutele dei minori deferite dall’autorità giudiziaria alla pubblica amministrazione. L’importante adesione da parte di centinaia di cittadine e cittadini depone a favore della possibilità di costruire un nuovo e forte strumento di inclusione per i minori stranieri non accompagnati che vada ben oltre il compimento del 18° anno di età».
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