Con quasi 3.700 richiedenti asilo registrati, il dato mensile di ottobre si è riportato su valori simili a quelli che hanno preceduto la “prima ondata” dell’epidemia di COVID-19. Esiti: respinte quasi quattro domande su cinque.
Con 3.665 richiedenti asilo registrati presso le Commissioni territoriali, il dato mensile di ottobre si è riportato su valori simili a quelli che hanno preceduto la “prima ondata” dell’epidemia di COVID-19 in Italia: i richiedenti registrati dalle Commissioni, infatti, erano stati 3.795 a gennaio e 3.997 a febbraio, per poi crollare a 1.115 a marzo, 149 ad aprile e 1.097 a maggio. Ma rispetto all’ultimo mese, sono notevolmente inferiori anche i valori di giugno (1.958), luglio (2.270), agosto (1.177) e settembre (1.297, poco più di un terzo del dato di ottobre).
E tuttavia fra gennaio e ottobre, secondo i nuovi dati provvisori della Commissione nazionale asilo, i richiedenti protezione nel nostro Paese sono stati in tutto 20.510, un terzo in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
Pakistan, Nigeria, Bangladesh, Tunisia, El Salvador, Somalia, Mali, Gambia, Venezuela e Afghanistan sono le cittadinanze più rappresentate nell’ultimo mese.
Gli esiti
Sempre fra gennaio e ottobre, e sempre secondo cifre provvisorie, i richiedenti asilo esaminati dalle Commissioni territoriali sono stati 34.263 (v. sopra nella tabella): 12 decisioni su 100 hanno riconosciuto lo status di rifugiato, 10 su 100 la protezione sussidiaria, ma meno di una su 100 la protezione speciale, mentre quasi quattro richieste d’asilo esaminate su cinque (77,5%) sono state respinte.
Quanto a richiedenti esaminati, ancora il mese di ottobre si colloca a un livello molto più basso rispetto al periodo “pre-epidemia”: meno di 4.200 gli esaminati nel mese, contro i 7.300 di gennaio e i 7.000 di febbraio.
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