Fra gennaio e aprile 2022 hanno chiesto protezione nel territorio dell’Unione Europea poco meno di 237 mila persone, contro le 128 mila dello stesso periodo 2021. In Italia i richiedenti registrati quest’anno sono stati 20.500: fra i Paesi membri, il nostro si trova in quarta posizione dopo la Germania, che ha registrato 58 mila richiedenti, la Francia, 39 mila, e la Spagna, 36 mila.
Il grafico soprastante, diffuso ieri da Eurostat, aggiorna ad aprile 2022 l’andamento dei richiedenti asilo nel territorio dell’UE a 27 Paesi a partire dal 2014. Nei primi quattro mesi di quest’anno i numeri delle persone registrate (richiedenti asilo per la prima volta) si confermano ai livelli degli anni che hanno preceduto la pandemia, cioè il triennio 2017-2019. E, ancora una volta, ben sotto i picchi toccati nel biennio 2015-2016 dell'”emergenza migranti” europea.
Fra gennaio e aprile 2022 hanno chiesto protezione nel territorio dell’Unione poco meno di 237 mila persone, contro le 128 mila dello stesso periodo 2021. In Italia i richiedenti registrati quest’anno sono stati 20.500: fra i Paesi membri, il nostro si trova in quarta posizione dopo la Germania, che ha registrato 58 mila richiedenti, e nell’ordine la Francia, 39 mila, ma anche la Spagna, 36 mila.
Sempre su scala generale, il mese di aprile ha visto nel territorio dell’Unione una netta diminuzione rispetto a marzo: 54 mila richiedenti contro 75 mila (- 28%). Almeno in parte, la variazione può essere attribuita alla flessione di richiedenti asilo ucraini, dai 13 mila di marzo ai 1.500 di aprile (come è noto, milioni di profughi dell’aggressione russa in Ucraina iniziata a febbraio beneficiano dell’immediata protezione temporanea prevista dalla direttiva n. 55 del 2001, che non rientra nel sistema d’asilo ordinario).
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