La mappa e i diagrammi qui sopra, di fonte UNHCR (cliccare sull’immagine per ingrandire), “raccontano” a livello statistico quello che di recente la Fondazione Migrantes ha definito il «segno dei tempi» del 2015: l’arrivo di oltre un milione di rifugiati e migranti in Europa dal mar Mediterraneo (ma al dato di 1.008.616 arrivi via mare bisogna aggiungere circa 34 mila arrivi via terra in Bulgaria e Grecia dalla Turchia), ma anche la morte di quasi 4.000 persone che non ce l’hanno fatta a concludere la traversata.
Quattro su cinque sono fuggiti dai 10 Paesi del mondo che generano più rifugiati. Uno su due è siriano. Uno su quattro è un bambino o un ragazzo under 18, uno su sei è una donna.
Migrantes ha ricordato che si tratta pur sempre di un milione di persone su una popolazione di 500 milioni nella sola Unione Europea. Mentre «durante la Prima Guerra Mondiale i profughi e i rifugiati in Europa furono oltre 12 milioni e ci fu una gara di solidarietà, anche nei nostri Paesi e comunità, all’ospitalità e all’accoglienza».
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