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Sono on line sull’home page di “Vie di fuga” tutti i numeri della free press “S/confinati”. Nell’ultimo numero appena uscito, quello di giugno, si parla di Camerun, Mali e Torino.

 

Proseguono le uscite di S/confinati.  Sul link nell’homepage di Vie di fuga dedicato alla free press scritta in prima persona da rifugiati e richiedenti asilo, oltre all’edizione in francese del n. 3  è ora disponibile anche il nuovo n. 4.

L’ultimo numero, fra l’altro, pubblica un servizio sugli ultimi sviluppi della situazione politica in Mali («nonostante la calma relativa… quando si terranno le elezioni e si tornerà all’ordine costituzionale?») firmato dalla redattrice Mariale-Colette Meffire e uno sulla situazione in Camerun del redattore Ebai Beltus Eyong. «In termini di sviluppo economico, libertà politiche e indicatori sociali, 30 anni di presidenza Biya non sono stati generosi con i camerunensi…», esordisce questo secondo articolo.

“Un primo passo”…

Ma dopo la politica internazionale, S/confinati n. 4 punta l’obiettivo sulla cronaca “glocal” con un sintetico commento sulla “battaglia” per la residenza anagrafica per i rifugiati a Torino: l’occupazione delle palazzine ex Moi da parte dei rifugiati dell’ “emergenza Nortdafrica”, l’occupazione simbolica dell’Anagrafe centrale subalpino lo scorso 19 aprile e quindi, una settimana dopo, l’incontro di una delegazione di rifugiati e di “solidali” con gli assessori comunali Stefano Gallo ed Elide Tisi.

Torino, aprile 2013, davanti all'Anagrafe di Torino (foto Sajjad Khaksari).

Al termine dell’incontro i rappresentanti della città si sono detti disponibili a concedere una “residenza collettiva”, ovvero, spiega il commento firmato dalla redazione di S/confinati ,«un diritto di residenza concesso sulla base della presenza di un ente o di un’associazione disponibile a farsi garante degli oltre 400 rifugiati alloggiati all ex Moi».

Osserva S/confinati: «Pur trattandosi di una soluzione parziale e insoddisfacente sotto molti aspetti, tale apertura può essere letta come un primo passo verso un processo di integrazione sul territorio e l’accesso a servizi di assistenza cui, fino ad ora, i migranti sono stati esclusi».

Per contattare la redazione (c/o cooperativa sociale O.r.s.o., via Bobbio 21/a, 10141 Torino): s-confinati@libero.it.

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