Prosegue la campagna “Diritto di scelta” promossa da Melting Pot Europa (www.meltingpot.org) per il rilascio di un titolo di soggiorno ai richiedenti asilo provenienti dalla Libia. Si tratta di circa 25.000 persone giunte in Italia all’indomani dello scoppio della crisi libica, ma che non sono nate in Libia. Si tratta di persone nate in Somalia, in Eritrea, in Ghana, in Nigeria, nel Mali, nel Ciad, in Sudan, in Costa d’Avorio, in Bangladesh o in Pakistan che a causa della loro origine rischiano di vedere rigettata la domanda d’asilo dalle commissioni territoriali che in questi mesi hanno già operato un altissimo numero di dinieghi. Le adesioni stanno raggiungendo quota 5000 firme e tra i primi firmatari ci sono personalità come padre Alex Zanotelli, la giornalista Giuliana Sgrena, gli attori Ascanio Celestini e Sabina Guzzanti, il sindaco di Napoli, Luigi De Margistris. A sostegno della campagna di Melting Pot, Marida Augusto e Max Hirzel dell’associazione “Apertamente” di Biella, hanno girato una breve video-richiesta di un titolo di soggiorno per tutti i profughi della guerra libica con interventi di alcuni ragazzi ospiti del centro situato nella provincia biellese (www.mondocapovolto.it). Il tema del titolo di soggiorno per questi richiedenti asilo appare urgente tanto che anche l’Asgi (Associazioni Studi Giuridici Immigrazione) ha redatto un documento (http://www.asgi.it/public/parser_download/save/1_asgidocumenti.umanitario_2011.pdf) sul rilascio di un permesso umanitario per chi è fuggito dai Paesi arabi in rivolta, indipendentemente dallo Stato in cui si è nati. Tra gli altri hanno aderito a questo appello l’Arci, il Naga di Milano, Senza Confine –