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Archivio Tag: Calais

Francia: dalla Jungle di Calais ai CAO, promesse perse per strada?

Sgombero della “Jungle” di Calais, un mese dopo: nonostante le promesse del ministero dell’Interno francese, alcuni dei 6.000 migranti che hanno accettato di essere trasferiti nei centri di accoglienza sparsi nel Paese per presentare domanda d’asilo rinunciando all’Inghilterra  sono stati inseriti nella procedura Dublino: rischiano di essere re-inviati soprattutto in Italia. Sarebbero già nel database di Eurodac, infatti, il 60-80% dei trasferiti di Calais. Il Dublino III è un regolamento “da riformare”, ma intanto funziona a pieno ritmo, come certificano gli ultimi dati italiani.

Agenda europea sulla migrazione, arrivano i “risultati”

L’Europa delle frontiere sbarrate: come la vedono a Bruxelles, dove la Commissione Juncker ha appena fatto il punto sull’Agenda europea sulla migrazione, e come la si vive in Grecia, in Ungheria, a Calais, ma anche a Como e Ventimiglia.

Jungle di Calais/ 2: quel silenzio assordante

Una soluzione al “problema” della Jungle di Calais probabilmente oggi non esiste. Ma, come dice a “Vie di fuga” il coordinatore del progetto di Médecins sans frontières nel campo, si potrebbero almeno migliorare le condizioni di vita: «È semplice offrire condizioni migliori per tutti, qui a Calais come a Dunkerque, è solo una questione di mezzi e “dunque” di scelte politiche… E alla fine questo servirebbe a rispondere non solo ai bisogni primari». 

Jungle di Calais/1: al capolinea d’Europa

La Jungle di Calais, visitata ieri da una delegazione dei Vescovi francesi, rimane con Idomeni, in Grecia, il campo di migranti e rifugiati più grande d’Europa. Un campo dove tutto è provvisorio, perché oggi come ieri si accettano le condizioni di vita nella Jungle con un unico obiettivo: attraversare la Manica, prima o poi, anche se è sempre più difficile.

Les éclats (Ma gueule, ma révolte, mon nom)

Les éclats (Ma guele, ma révolte, mon nom) – di Sylvain George – Documentario – Francia 2011 – 84′ Al Torino Film Festival 2011 è stato presentato l’ultimo lavoro di Sylvain George – Les éclats. (Ma gueule, ma révolte, mon nom) – che è anche il documentario conclusivo del trittico composto da L’Impossible (2009) e Qu’ils reposent en révolte (2010). Sylvain George ha lavorato su queste tre opere per dieci anni, cercando una forma cinematografica assolutamente personale in grado di (ri)dare dignità ai suoi protagonisti: i migranti, ossia individui spogliati dall’Europa di ogni diritto e ridotti a quello stato definito da Benjamin di «nuda vita». Les éclats è ambientato a Calais, una città del nord della Francia balzata alle cronache nel 2002 quando Nicolas Sarkozy (allora Ministro degli Interni) aveva fatto chiudere un campo per stranieri gestito dalla Croce Rossa. Calais è la porta per entrare in Gran Bretagna, meta agognata da moltissimi migranti. È la città delle attese infinite, di una vita lasciata in sospeso per un futuro tenuto ancora più sospeso dall’illegalità, dalla possibile morte, dalla burocrazia europea. Il documentario di George racconta questa quotidianità, in frammenti: retate, cacce all’uomo, arresti, tribunali, attese, bagni e ancora retate e speranze che si affievoliscono fino a spegnersi. Il regista tenta di rendere conto di questa realtà e di mostrare in maniera concreta – riuscendo a evitare una spettacolarizzazione – quali sono le conseguenze sulle persone (sulla carne, sulla vita e sulla morte) delle politiche migratorie in Europa. Sylvain George prende

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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