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Archivio Tag: centri di permanenza per il rimpatrio

Tavolo asilo e immigrazione: “Abolire il sistema dei Centri di permanenza per il rimpatrio”

Dopo l’ennesima morte di un migrante “trattenuto” in un Centro di permanenza per il rimpatrio (CPR), il diciannovenne Belmaan Oussama, le organizzazioni del Tavolo asilo e immigrazione (TAI), fra cui la Fondazione Migrantes, sono tornate a chiedere la fine del sistema di detenzione amministrativa. Il comunicato TAI dell’8 agosto.

Trattenimento nei CPR fino a 18 mesi nel decreto “per il Mezzogiorno”

E’ in vista anche l’approvazione di un decreto per un piano di costruzione, da parte del Genio militare, di nuovi CPR da realizzarsi «in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili». La CILD: «l’aumento a 18 mesi dei tempi di detenzione non cambierà nulla. I CPR esistono ormai da 25 anni, un periodo di tempo sufficiente per sapere che le persone o vengono riconosciute o rimpatriate nelle prime settimane, oppure non si riuscirà più a farlo».

Stato di emergenza, il Tavolo asilo: “Sempre gli stessi capri espiatori…”. Migrantes: “Serve anche altro”

“Saremo in piazza il prossimo 18 aprile, in contemporanea all’arrivo al Senato del ‘decreto Cutro’, per esprimere il nostro dissenso, ribadire le nostre proposte e chiedere un immediato cambiamento  di rotta nelle scelte che riguardano l’immigrazione e il diritto di asilo”. Ecco l’appello lanciato oggi da una vasta rete di associazioni e organismi,  fra cui la Fondazione  Migrantes.

Decreto Cutro: “Diritto d’asilo ancora una volta calpestato e impoverito”

È già entrato in vigore il decreto legge approvato il 9 marzo dal Governo a Cutro. Ma per p. Camillio Ripamonti, presidente del Centro Astalli, «a Cutro abbiamo assistito alla presentazione di una serie di proposte senza regia, che raccontano il volto di una politica priva di una visione d’insieme sul tema migratorio».  

Tunisia, respingimenti in formato “standard” e dinieghi record. Ma è davvero un “Paese sicuro”?

Sono almeno 1.872 i tunisini rimpatriati a forza nel 2021 dall’Italia: ancora una volta, la loro è la cittadinanza più numerosa sul totale. Per tre associazioni impegnate in Tunisia si tratta di una «standardizzazione» dei rimpatri consentita dal fatto che questo Paese dal 2019 è considerato dall’Italia un “Paese di origine sicuro” per quanto riguarda il rispetto dei diritti. Ma, denunciano le associazioni, «al di là delle difficoltà economiche evidenti, la Tunisia affronta problematiche più profonde che si concretizzano sovente in gravi violazioni dei diritti umani». Il 2021 ha visto un record di richiedenti asilo tunisini in Italia, e però quella tunisina è la cittadinanza che subisce la peggiore percentuale di dinieghi: il 92%.  

Giornata mondiale del rifugiato 2021, un “Mosaico” di iniziative

La “Settimana internazionale dei diritti, dell’ambiente e delle culture” che l’associazione Mosaico ha organizzato per la prossima Giornata mondiale del rifugiato si terrà in diretta streaming dal 17 al 22 giugno. Fra i temi degli eventi, anche quello dei “rifugiati ambientali”.

Decreto migranti e sicurezza: l’ASGI, “sette volte incostituzionale”

In una prima nota giuridica sintetica i «principali profili di manifesta incostituzionalità» del decreto migranti e sicurezza individuati dall’associazione di studi giuridici sull’immigrazione. Per l’ASGI il decreto è l’ultimo di una serie di provvedimenti e decisioni che non sono neanche capaci «di combattere i trafficanti di esseri umani».

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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